Mourinho scherza con Cristiano Ronaldo: "Vai via dall'Italia, lasciami in pace"
la battutaIl portoghese, che si appresta a cominciare la sua nuova avventura sulla panchina della Roma, scherza con il connazionale che ha allenato per tre anni al Real Madrid: "Cristiano dovrebbe andarsene dall'Italia e lasciarmi in pace". Poi aggiunge: "Ha 36 anni, ma numeri ancora incredibili. La sua voglia di battere record lo motiva sempre di più"
José Mourinho da una parte e Cristiano Ronaldo dall'altra. Dal 2010 al 2013 hanno condiviso lo spogliatoio del Real Madrid, vincendo insieme una Liga, una Coppa del Re e una Supercoppa Italiana. Adesso, a distanza di 8 anni, si ritroveranno insieme in Serie A, ma questa volta da avversari. Una sfida che entrambi i personaggi attendono con ansia, anche se lo Special One ci scherza sopra e ha voluto dare un consiglio al connazionale portoghese: "Dovrebbe andar via dall’Italia ora e lasciarmi in pace! - ha detto l'ex Tottenham a TalkSport -. Tutti dicono, e anch'io sono tra quelli: «Ormai non ha più 25 anni... ne ha 36». Non segnerà più 50 gol, ma quanti ne fa ancora? 35. È incredibile, i numeri parlano da soli". Su cosa spinga CR7 a mantenere questi livelli, Mou ha un'idea: "Penso siano i record - ha spiegato -. Lui è già una leggenda, uno dei big che resterà per sempre nella storia del calcio, ma il ragazzo si motiva con numeri e novità. Vuole vincere il Pallone d'oro X volte, la Scarpa d'oro X volte, vuole battere il record dell'iraniano Ali Daei di gol segnati per una Nazionale, vuole non solo giocare in questi Europei ma anche nella prossima Coppa del Mondo. Mentalmente è molto forte e le critiche non lo infastidiscono, anzi lo motivano ancora di più".
"Quando lascerà, sarà un problema per il Portogallo"
Per far capire l'importanza individuale di Ronaldo, Mourinho ha sottolineato al Sun che "il problema per il Portogallo si presenterà quando Cristiano lascerà. In questo momento è il leader, quello che catalizza tutta l’attenzione. La differenza di status con gli altri è così grande che penso non ci sia un solo giocatore della squadra che vorrebbe trovarsi in una situazione diversa. Si sentono protetti da quest’aura che lo circonda e questo è un bene per tutta la squadra".