Smalling: "Mourinho è perfetto per la Roma"

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Il difensore inglese ha avuto Mourinho come allenatore anche nella precedente esperienza al Manchester United: "Mi ha scelto come capitano in finale di Europa League e abbiamo vinto assieme. E' perfetto per portare trofei" 

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"Mourinho è stata una sorpresa per tutti, c'è stato grande entusiasmo al suo annuncio -  ha rivelato Chris Smalling agli inglesi della BBC -. Sapevo che i media avrebbero costruito qualcosa sulla nostra relazione ai tempi dello United. Dal mio punto di vista è stato un bene essere allenato da lui, abbiamo vinto un trofeo insieme e mi ha fatto capitano in quella finale di Europa League. Avere quindi un allenatore che ti conosce è un bene, un tecnico tra l'altro di successo e determinato nel vincere trofei a tutti i costi. So quanto sarebbe importante portare un trofeo

in questo club, la storia di Jose mostra che la Roma ha scelto l'uomo perfetto per farlo". 

Quella volta con Mou...

Smalling ha giocato 100 gare nei due anni e mezzo sotto Mourinho allo United ma ogni volta si torna alle parole pronunciate dall’allenatore dopo quella partita fra Manchester United e Swansea del 2016, quando accuso pubblicamente Smalling (e Luke Shaw) di essersi rifiutati di scendere in campo perché non al meglio fisicamente. Ma Smalling spiega che quella storia è da tempo dimenticata: "Alla fine se l'allenatore non parla di te e non vuole che tu giochi, è allora che devi preoccuparti. Perché vuol dire che non ti vede più coinvolto. A Mourinho gli piace spingere tutti al limite, è quello che ha fatto in tutta la sua carriera e ha sempre raccolto risultati".

Gli sfottò per l'Europeo

"Sapevo che li avrei dovuti affrontare - ha raccontato -. Lunedì scorso sono stati tutti molto rispettosi perché mi vedevano estremamente deluso. Spinazzola è entrato con le sue stampelle e mi ha consolato un po'. Meno male che ha tenuto lontano la sua medaglia..."

I problemi fisici e la continuità

Smalling ha assicurato alla BBC di essersi completamente ripreso dagli infortuni al ginocchio e alla coscia che lo hanno condizionato nell'ultima stagione limitandolo a solo 21 gare. Continuità è la parola chiave, sia per lui che per la Roma: "Bisogna avere la mentalità di riuscire a restare uniti anche nei momenti difficili. Speriamo con José e il suo staff di riuscire a farlo. C'è un buon feeling attorno alla squadra, ci sono tutte le basi per fare bene. Ora bisogna solo lavorare assieme"