Roma, Mourinho: "La corsa sotto la curva? Oggi sono tornato bambino"

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L'allenatore portoghese celebra al meglio le 1000 panchine in carriera, con una vittoria nei minuti di recupero e un'esultanza sotto la Curva Sud: "Ho mentito a tutti dicendo che era una partita come le altre, avevo una paura tremenda di ricordare questo traguardo con una sconfitta. Forse qualcuno dall'alto ha voluto così". E fa i complimenti al Sassuolo: "Bravo Dionisi, se avessero vinto loro non ci sarebbe stato nulla da dire"

ROMA-SASSUOLO 2-1, GOL E HIGHLIGHTS

Una corsa a perdifiato per festeggiare i tre punti raggiunti in extremis e che gli permettono di celebrare al meglio la millesima panchina in carriera. Non è una vittoria come tutte le altre per Josè Mourinho, come lo stesso allenatore portoghese ha ammesso al termine di Roma-Sassuolo: "Durante la settimana sono stato un bugiardo anche con me stesso, dicendo che non era una partita speciale, invece lo era. Un numero veramente speciale per me e lo ricorderò sempre fino all'ultimo giorno della mia vita, avevo una paura tremenda di ricordarmi per sempre di una sconfitta nel giorno della millesima panchina e ho mentito a tutti. E' stata una sensazione incredibile, anche perchè la partita poteva finire 6-6 o 7-7, oppure vincere loro come abbiamo vinto noi. Nel finale Rui Patricio ha fatto un paio di parate incredibili, noi abbiamo sbagliato un paio di gol a porta vuota, penso per un tifoso neutrale che sia stata una partita straordinaria. Oggi non mi sono sentito 58 anni, ma 10-14 e alla fine la mia è stata la corsa di un bambino. Mi sono scusato con Dionisi, faccio i complimenti a lui e ai suoi giocatori, abbiamo vinto noi ma se avessero vinto loro non ci sarebbe stato nulla da dire".

"Forse qualcuno dall'alto ha voluto così..."

Mourinho ha proseguito, elogiando ancora la prestazione del Sassuolo che esce con zero punti, ma a testa altissima dallo Stadio Olimpico: "Sono contento per i tre punti, per l'incredibile mentalità, ma non posso dimenticare il sentimento che ha in questo momento Dionisi. E' un bravo allenatore, con un'ottima squadra e una grande identità che viene da De Zerbi e che lui ha ereditato con grande intelligenza. Per noi sono tre punti importantissimi e magari qualcuno dall'alto ha deciso che io avessi questa memoria positiva alla mia millesima partita".

Come la corsa di Siena nel 2008

Il gesto di Mourinho ha ricordato un'altra corsa celebre del primo José, quello interista. Era il 20 dicembre 2008, stadio Artemio Franchi di Siena, e Mou celebrò con una pazza corsa sotto la curva il secondo gol di Maicon, quello del 2-1

mou maicon

"Mentalità top, questa Serie A è diversa rispetto a 10 anni fa"

L'allenatore portoghese ha concluso, parlando delle condizioni fisiche di alcuni suoi giocatori, di ritorno dagli impegni con le nazionali: "E' stata una gara tremendamente difficile, dopo due settimane orribili. Abbiamo giocato con tre calciatori che hanno fatto novanta minuti in Nazionale. Karsdorp aveva avuto un problema a inizio settimana, Mancini e Pellegrini non si erano allenati bene, ma oggi abbiamo avuto una mentalità top. Mi sembra che questa Serie A è diversa rispetto a quella di dieci anni fa che avevo conosciuto. Quell'Inter era più forte, ma c'erano solo 3-4 squadre forti forti. Oggi ci sono un paio di squadre di livello diverso, ma poi ce ne sono altre sette-otto con qualità e che giocano a calcio. Non c'è la mentalità della piccola che viene nello stadio grande ad aspettare. La Fiorentina e il Sassuolo vengono qui e giocano come hanno fatto. Complimenti ai miei ragazzi e alla connessione con i tifosi".