Chi è Antiste: gol, personalità e numeri per fare innamorare lo Spezia

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Dall'incidente stradale a un anno fino all'esplosione al Tolosa ispirandosi agli idoli Henry e Lewandowski: chi è Janis Antiste, l'attaccante classe 2002 a cui Thiago Motta ha affidato l'attacco bianconero

Primo gol in Serie A grazie al quale la sua squadra passa in vantaggio contro la Juventus, davanti ai suoi tifosi, a soli 19 anni. Scontato dire che Janis Antiste ricorderà questo giorno a lungo: l'attaccante classe 2002 dello Spezia, nonostante la sconfitta della sua squadra contro gli uomini di Max Allegri, è risultato uno dei migliori in campo tra i ragazzi di Thiago Motta. Personalità, gamba e colpi, il prototipo perfetto dell'attaccante moderno, che ama stare al centro dell'attacco ma che non si fa problemi a partire dall'esterno per puntare l'uomo. 

L'esordio al Tolosa

Janis all'anagrafe, "Jaja" per gli amici. Gli stessi con i quali giocava amatorialmente, prima di passare a fare sul serio. A 17 anni il Tolosa lo chiama in prima squadra: scelta prematura direbbe qualcuno, ma non per un ragazzo che ha realizzato 21 gol e 15 assist in una stagione con l'Under17. Fuori categoria per i pari età, perfettamente a suo agio tra i grandi. Una pubalgia e il Covid frenano il suo percorso, con Antiste che torna a disputare una stagione completa nello scorso campionato di Ligue 2: 8 gol e 4 assist a referto, con le big d'Europa (tra le quali Milan e Atalanta) che iniziano a mettergli gli occhi addosso. 

L'incidente stradale a un anno

E pensare che Janis rischiò di morire quando aveva solo un anno. Il tutto a causa di un incidente in macchina durante una vacanza con i genitori. Miracolosamente nessuno si fece nulla: "Non ricordo niente, me lo hanno raccontato i miei genitori. La macchina era completamente distrutta, i soccorritori pensavano fossimo morti", raccontò l'attaccante francese. E con mamma e papà ha condiviso anche casa fino a qualche tempo fa, prima di ottenere il diploma di maturità francese: "Me l'hanno un po' tirato dietro...", commentò sorridendo.  

L'idolo Henry e il modello Lewandowski

Gol, gol e ancora gol. Un ossessione per Antiste, che ora osserva Lewandowski. Ma l'attaccante del Bayern non è stata la prima fonte di ispirazione: il suo idolo, infatti, era Thierry Henry. Ore trascorse a guardare tutte le partite dell'ex Arsenal, soprattutto per concentrarsi su un particolare, il tiro a giro: "Quando lo faceva era pericolosissimo e io impazzivo". In estate l'arrivo in Italia con lo Spezia che se lo gode e il Sassuolo che spera possa esplodere definitivamente. Il club neroverde, infatti, avrà una corsia preferenziale nel caso in cui i bianconeri dovessero decidere di cederlo. L'impatto con il campionato italiano è stato buono, Thiago Motta punta molto su di lui e le ultime tre partite giocate dal primo minuto ne sono la dimostrazione. 

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