Giroud: "Il Milan può essere mio ultimo club in Europa. In passato vicino a Inter e Lazio"

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L'attaccante francese guarda già al proprio futuro: "Ho sempre ammirato il Milan, potrebbe essere la fantastica conclusione della mia carriera in Europa. Cosa fare a fine carriera? Mi piacerebbe aiutare i giovani o diventare direttore sportivo". E svela anche un retroscena di mercato: "In passato mi volevano Lazio e Inter"

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Dopo gli anni da protagonista con Arsenal e Chelsea, a 35 anni per Olivier Giroud è arrivata la chiamata del Milan. Una tappa importante per una carriera che ha già vissuto grandi momenti, ma che promette di viverne altri in maglia rossonera. Gli ultimi a un certo livello? Giroud ha parlato così in un'intervista concessa al Daily Mail: "Ho sempre ammirato questo club, potrebbe essere una fantastica conclusione per la mia carriera in Europa. Qui si sente tutto il peso della storia". E a proposito di storia, Giroud ha individuato in Andriy Shevchenko il suo idolo rossonero: "L'ho incontrato molte volte, gli ho detto che era il mio eroe. Si è messo a ridere, ma gli ho fatto firmare una maglietta ed ero felicissimo".

"In passato mi volevano Lazio e Inter"

Nell'estate 2021 è arrivata la chiamata del Milan, ma già in passato Giroud è stato vicino alla Serie A. Lo ha svelato lo stesso attaccante francese: "Quando al Chelsea giocavo poco con Lampard in panchina, gli dissi che avevo la possibilità di andare alla Lazio, all'Inter e anche al Tottenham. A Frank ho spiegato che dovevo essere di nuovo felice, volevo che mi capisse e mi desse un'opportunità in un'altra squadra, perché non si può giocare con la carriera di un calciatore in quel modo. Ha capito le mie emozioni e gli sono grato, perché sono rimasto e le cose sono andate bene dopo. Ho giocato di nuovo, ho segnato gol e ho contribuito a far qualificare il Chelsea per la Champions League. Do il meglio con le spalle al muro, i miei amici e mio fratello dicono sempre che rendo di più in quelle situazioni".

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"In futuro vorrei aiutare i giovani o essere direttore sportivo"

Archiviato il passato, Olivier Giroud comincia a pensare anche al proprio futuro, una volta terminata la carriera da calciatore: "Il lavoro di allenatore mi sembra troppo stressante. Preferisco fare qualcosa con i giovani o fare il direttore sportivo, ho parlato con qualcuno di tutto questo. Vorrei aiutare i giovani o aiutare un'accademia a trovare buoni giocatori. Ho qualcosa da offrire. Oggi i giovani giocatori devono fare i conti con un'atmosfera diversa intorno al calcio. Devi essere abbastanza intelligente da proteggerti dalle critiche e dai problemi causati dai social media. L'immagine è diventata importante. Devi stare attento a quello che dici e che fai. Devi mostrare umiltà e avere anche un buon entourage intorno a te. Se non sei pronto a gestire i complimenti, puoi distrarti a 20 o 21 anni. È più difficile essere un grande giocatore di questi tempi perché queste cose intorno al calcio rendono tutto più difficile".

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