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Juve-Roma, Orsato non concede il vantaggio ai giallorossi. Ma ecco perché andava dato

Serie A

Lorenzo Fontani

©Getty

Polemiche per l'azione che ha portato all'assegnazione del penalty per i giallorossi e le scelte di Orsato: l'arbitro, al 44', fischia il rigore per il contatto Szczesny-Mkhitaryan senza far concludere l'azione, con Abraham che firma il pareggio ma a gioco fermo, prima dell'errore dal dischetto del francese. Perché non è stato concesso il vantaggio? Cosa dice il regolamento? Sarebbe bastato un attimo di freddezza in più ad Orsato per evitare patatrac

HIGHLIGHTS - COSA HA DETTO ORSATO AI GIALLOROSSI NEL TUNNEL

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La regola, o norma come preferiscono i puristi, del vantaggio, è un cardine del regolamento del gioco del calcio che si può riassumere in un concetto semplice ma a volte di applicazione complicata: se quello che succede entro un paio di secondi dopo una infrazione è più vantaggioso per chi attacca rispetto alla sanzione dell'infrazione, si lascia giocare. Ora, prima di addentraci nell' episodio discusso di Juve-Roma, ricordiamo cosa recita in maniera più estesa il regolamento

"L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco in presenza di un’infrazione, nei casi evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa. Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere l’eventuale sanzione disciplinare del caso.

Il regolamento

Non specifica che debba esserci un comportamento particolare in occasione di un rigore, se cioè debba essere escluso il "vantaggio su rigore": l'unica casistica che propone riguarda le infrazioni meritevoli di espulsione, di fronte alle quali il vantaggio va dato solo in caso di chiara occasione da gol ("il vantaggio non deve essere applicato in situazioni concernenti un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete").

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Poi ci sono le direttive

A qualunque arbitro, ed è abbastanza ovvio il motivo, viene raccomandato di preferire il vantaggio rispetto a un calcio di rigore solo in casi eccezionali, quando cioè il gol è praticamente certo, e qui - per tornare al caso di Juve-Roma - entra in gioco il fattore tempo. Un conto infatti è dover aspettare lo sviluppo di un'azione, per quanto chiaramente da gol, un conto è il gol di Abraham che arriva entro i famosi 1-2 secondi di cui parla la regola. 

Un attimo di freddezza in più

Dunque sarebbe bastato un attimo di freddezza in più ad Orsato per evitare il patatrac: paradossalmente anche in caso di errore di Abraham l'arbitro avrebbe fatto in tempo a concedere il rigore vista l'immediatezza: probabilmente ci sarebbero state altre polemiche ma comunque Orsato si sarebbe potuto appellare alla rapidissima successione degli eventi, alla necessità di avere il tempo materiale di fischiare e, non ultimo, alla possibilità di sanare il tutto con l'intervento del Var. Che invece è stato messo fuori uso dal fischio del direttore di gara. Tutto facile a dirsi naturalmente, ma va considerato - come l'arbitro sembra spiegare ai romanisti nel tunnel tra primo e secondo tempo - che l'azione è stata concitata, con un possibile primo rigore su Abraham e poi il possibile fuorigioco di Mikhitaryan, e che soprattutto alla Roma la chiara occasione da gol era rimasta, col rigore.

Postille

  • Nell'azione che porta al rigore c'è un sospetto tocco di mano di Mikhitaryan in caduta dopo lo scontro con Szceszny: non è chiaro se ci sia, ma in ogni caso sembra proprio trattarsi di un tocco accidentale dopo il quale non è l'armeno a segnare ma un suo compagno. Quindi nel caso il gol sarebbe stato comunque da convalidare.
  • Sulla respinta di Szceszny dopo il rigore di Veretout si avventano Mancini e Chiellini che arrivano praticamente insieme sul pallone. Se, come sembra, Chiellini aveva un piede già a terra all'interno dell'area nel momento in cui Veretout calcia, il rigore andava ripetuto (e l'intervento del Var sarebbe stato legittimo)