Orsato e il dialogo con Cristante all'intervallo di Juve-Roma: "Mai vantaggio su rigore"
il casoLa spiegazione dell'arbitro a Cristante durante l'intervallo sul vantaggio non concesso ad Abraham: "Il vantaggio sul rigore non si dà mai. E se non fischio? Poi dai la colpa a me perché ha sbagliato". Ma il regolamento dice un'altra cosa
È il 41° minuto del primo tempo l'attimo chiave di Juventus-Roma. Contatto tra Szczesny e Mkhitaryan in area di rigore, palla che finisce tra i piedi di Abraham che insacca. Il tutto, però, a gioco fermo, perché Orsato aveva già concesso il calcio di rigore ai giallorossi, poi sbagliato da Veretout. Un episodio che ha fatto discutere i protagonisti in campo visto che l'arbitro non ha concesso il vantaggio. Su questo tema, lo stesso Orsato ha dato la sua versione dei fatti parlando con Cristante, al rientro il campo durante l'intervallo. "Il vantaggio sul rigore non si dà mai - spiega l'arbitro nel tunnel verso il terreno di gioco - E se non fischio? Poi dai la colpa a me perché ha sbagliato il calcio di rigore".
Cosa dice il regolamento
In realtà il regolamento, parlando della norma del vantaggio, non specifica che debba esserci un comportamento particolare in occasione di un calcio di rigore e sottolinea come anche nei casi più gravi in cui di norma non si concede il vantaggio (cioè in presenza di un fallo da espulsione) questo debba essere sempre concesso nel caso di chiara occasione da gol. Si rimane dunque alla regola generale: "Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi) - si legge nel regolamento - l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale". Poi il passaggio sulle espulsioni: "il vantaggio non deve essere applicato in situazioni concernenti un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete". E' chiaro poi che di fronte a un rigore tutti gli arbitri sanno che concedere il vantaggio è un rischio e si deve essere praticamente certi che ci sia un gol in arrivo, ma resta il fatto che non è "obbligatorio" fischiare senza aspettare. Orsato, dunque, ha sbagliato due volte: prima in campo col fischietto, tradito dalla fretta, poi nel tunnel con le sue parole, che rischiano di trasmettere un messaggio sbagliato.