Spalletti: "Sto bene con la tuta azzurra, spero di fare tanti chilometri con il Napoli"
Serie AL'allenatore del Napoli si presenta a sorpresa all'inaugurazione di un centro sportivo ad Acerra e risponde alle domande dei bambini presenti: "Mi sento benissimo nella tuta azzurra e spero di poterci fare dentro molti chilometri, e magari se sarete al mio fianco saremo ancora più forti. Anche Osimhen, Koulibaly, Insigne erano bambini come voi, speravano di diventare campioni. Crescendo lo sono diventati"
"Mi sento benissimo nella tuta azzurra e spero di poterci fare dentro molti chilometri, e magari se sarete al mio fianco saremo ancora più forti". Sono parole d'amore per Napoli quelle di Luciano Spalletti, presente nel pomeriggio di venerdì 29 ottobre all'inaugurazione di un nuovo centro sportivo ad Acerra, un paese dell'hinterland di Napoli. L'allenatore del Napoli è stato protagonista di un fuoriprogramma, evidenziato anche sui social dal sindaco di Acerra: Spalletti ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione della struttura ed è rimasto seduto a bordo campo, assistendo alla prima gara tra i bambini sul nuovo terreno di gioco, benedetto dal vescovo Di Donna.
"Anche Osimhen e Insigne hanno iniziato nei campetti"
Spalletti si è poi fermato all'interno del centro sportivo, realizzato dalla Diocesi alle spalle del Palazzo arcivescovile e nato per rappresentare anche un fortino di legalità. L'allenatore del Napoli, primo in classifica alla pari con il Milan con 28 punti in 10 giornate (nove vittorie e un pareggio, nessuna sconfitta, eguagliato il record stabilito da Sarri nella stagione 2017/18), ha risposto anche alla domanda di un giovanissimo calciatore: "Sono partito da questi campetti, anzi il mio era molto peggiore di questo -le sue parole - non sono riuscito a diventare un calciatore importantissimo, ma ho continuato ugualmente a credere di poter avere successo nel calcio. Mi sono impegnato molto e attraverso l'impegno ci sono riuscito. Se l'ho fatto io potete farlo sicuramente anche voi". Con una citazione anche per i pilastri del Napoli di oggi: "Anche Osimhen, Koulibaly, Insigne erano bambini come voi, che speravano di diventare campioni e sono partiti da queste strutture. Crescendo, piano piano, lo sono diventati. Per noi siete importantissimi, noi stiamo a guardare quello che voi riuscirete a creare e a diventare in futuro".