Napoli-Verona, Tudor: "Punto meritato, sono orgoglioso e fiducioso per il futuro"

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L'allenatore croato dopo il pareggio contro il Napoli: "Questa partita era importante per capire come stiamo sfruttando l'attuale onda. Un allenatore deve sempre aggiornarsi, il calcio cambia e la gente che viene allo stadio è sempre più esigente"

NAPOLI-VERONA 1-1, GLI HIGHLIGHTS

Nove partite, sedici punti conquistati e un solo ko. Sono i numeri incredibili di Igor Tudor sulla panchina del Verona. Tra le squadre fermate dall'allenatore croato adesso c'è anche il Napoli dopo il pareggio dello stadio Mardona: "È un punto meritato - spiega Tudor - Difensivamente c'è stato un passo avanti con la Juve, oggi abbiamo fatto un'altra bella gara. Questa partita era importante per capire come stiamo sfruttando l'attuale onda, siamo orgogliosi e fiduciosi per il futuro. Adesso recuperiamo e poi prepareremo il match contro l'Empoli: sarà la partita dell'anno". 

"Il calcio cambia, i tifosi sono sempre più esigenti"

Soffermandosi sulla prestazione del suo Verona, Tudor ha parlato dell'impronta data alla squadra e del suo credo calcistico: "Un allenatore deve sempre aggiornarsi - ammette - Il calcio cambia, la gente che viene allo stadio è sempre più esigenti e non vuole vedere squadre che stanno dietro e subiscono. A me piaceva fare pressione a zona, oggi è diverso, è una pressione a uomo. In fase difensiva mi sono appoggiato tanto al lavoro che è stato fatto nei due anni scorsi. Bisogna lavorare molto in settimana per farlo: io ho bravi ragazzi, umili, pronti al sacrificio. Questo modo di allenarsi è difficile da proporre in una grande squadra, ma si potrebbe fare una via di mezzo, con la voglia di andare avanti ma più a zona. Questa è una cosa un po' 'malata', in senso buono: non lo puoi proporre a uno come Ronaldo".

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