Fiorentina-Milan, Pioli: "Rebic si è fatto male facendo un colpo di tacco: non ci sarà"

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L'allenatore alla vigilia della sfida contro la Fiorentina: "Questi punti pesano più di altre volte. Rebic ha fatto un colpo di tacco in allenamento e ha sentito una fitta. E' out per Firenze. Per me non sarà mai una partita normale al Franchi, lì il ricordo di Davide Astori è più forte. Ho allenato Vlahovic, è cresciuto"

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Come sta la squadra?

La squadra sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria (che ha accusato un problema al polpaccio in Nazionale che lo terrà fuori per circa due settimane, ndr): non ci voleva visto l'ultimo blocco di partite che faremo da qui alla fine del 2021, ma sono situazioni che possono capitare. Purtroppo anche Rebic stava bene, poi nella partita di oggi ha sentito una fitta e non sarà della gara domani.

 

La Viola sarà ancora più attenta in ogni reparto per sopperire alle assenze? 

Assolutamente sì. Diffido sempre dalle squadre che sembrano in difficoltà per le assenze di qualche giocatore. E' successo anche a noi e abbiamo sempre voluto dimostrare di essere un gruppo forte. Succederà anche domani alla Fiorentina: perdipiù, parliamo di una squadra già forte di suo. 

 

Vlahovic l'attaccante più forte di tutti? 

Lui è cresciuto tantissimo. L'ho allenato quando era un ragazzo ma s'intravedevano già grandi qualità. Ora è diventato veramente forte. 

 

Quando la squadra è prima in classifica e c'è la sosta, preferisci fermarti o continuare?

Non ho questi pensieri: la sosta c'è e abbiamo cercato di interpretarla nel miglior modo possibile con chi è rimasto a casa. Tutti i nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene fisicamente e da un punto di vista mentali. I miei ragazzi sono professionisti veramente forti, maturi e consapevoli. Ieri ho già visto molta attenzione e concentrazione al primo allenamento tutti insieme, malgrado gli impegni. La squadra si sta preparando bene per una partita importante come quella di domani sera. Quest'annata è stata molto positiva: in queste ultime partite dovremo avere l'atteggiamento giusto.

 

Ruolino in casa uguale a quello in trasferta: cinque vittorie e un pareggio. Cosa significa questo? Leao come sta? 

E' chiaro che sia molto importante giocare nello stesso modo e interpretare le partite nella stessa maniera sia in casa che fuori. Abbiamo un'identità e un modo di giocare e di credere nelle vittorie che ci sta dando tante soddisfazioni. Dobbiamo continuare così: domani uguale, giocheremo per vincere. Leao ha giocato poco in nazionale: ha avuto modo di ricaricare le pile. L'ho visto molto bene. Credo sia pronto per dare il suo contributo.

 

Italiano erede di Pioli alla Fiorentina?

Lui è un ottimo allenatore. Ha fatto bene ovunque e sta continuando a crescere, così come la Fiorentina. E' giovane ma con le idee chiare: in poco tempo è riuscito a dare una forte identità alla sua squadra.

 

Cosa le viene in mente pensando al Pioli di Firenze?

Penso a un allenatore più giovane e con esperienza in meno, che ha approfittato per crescere. A Firenze sono sempre stato bene: non sarà una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. 

 

Kessié non brillante ultimamente: c'è un motivo particolare?

Nel derby ha fatto bene ed è andato in crescendo. Dopo la sosta l'ho trovato in buone condizioni, così come Krunic, Tonali e Bennacer.

 

L'alternanza tra Giroud e Ibrahimovic è continua o va in base alle caratteristiche?

La prima valutazione è sulle condizioni: chi sta meglio, gioca. Poi, in base alle caratteristiche. Vale così per Zlatan, per Olivier e per tutti. Ieri in allenamento avevo i doppioni e potevo sceglierli a occhi chiusi. Ho tutti i giocatori forti, con caratteristiche diverse: si scelgono in base all'avversario e ovviamente anche in base alle condizioni. 

 

Il Milan è la squadra che tira di più e che trasforma in gol il 52% dei tentativi. Cosa pensa che sia cambiato?

Un giocatore più convinto prova di più ed è più lucido. Se poi hai fiducia nelle tue possibilità è più probabile riuscire nel gesto. 

 

Come sta Florenzi? 

L'ho schierato in quel ruolo perché Calabria e Kalulu stavano bene e davanti avevamo solo Saelemaekers. Poi Alessandro può giocare in più posizioni. Fisicamente penso che sia vicino ad avere la condizione ottimale, ma il minutaggio non può essere ancora completo.

 

Che Fiorentina si aspetta domani? Come sta Messias?

La Fiorentina ha una mentalità simile alla nostra, che non vuole aspettare e aggredisce con intensità e coralità. Dovremo essere bravi negli smarcamenti e bravi tecnicamente per saltare la loro pressione per sfruttare spazi. Messias sta molto meglio: sono molto contento del suo ritorno in squadre perché mi sta facendo vedere cose molto interessanti. Rispetto a Florenzi è un po' più indietro ma si sta avvicinando ad avere una condizione ottimale. Lui ha caratteristiche diverse da Saelemaekers come da Diaz. Lui è un mancino e ne abbiamo pochi: già per quello può essere un uomo in più e uno che può darci altre soluzioni. 

 

Rinnovo di contratto imminente: quale sarà l'impatto della squadra?

Non penso sia il momento giusto per parlare del contratto. Sarete avvisati quando succederà. Non c'è fretta. Siamo solo concentrati sulle prossime partite. 

 

Vuole un altro salto di qualità sulla concentrazione? 

Sì, ma non ce n'è bisogno. I miei ragazzi sono ben consapevoli del momento che stiamo vivendo in campionato. Ci sono partite che pesano e la partita di domani lo è: ogni match vale tre punti, ma i punti di domani pesano più degli altri, e lo sappiamo. Siamo tutti concentrati e determinati per ottenere il migliore risultato.