Arrestato Massimo Ferrero, Samp non coinvolta: lui si dimette da presidente

l'inchiesta

Il proprietario della Sampdoria è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per reati societari e bancarotta nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola (Cosenza). Il club genovese non sarebbe coinvolto nelle indagini. Ferrero ha deciso comunque di dimettersi dal ruolo di presidente, come si legge in un comunicato della società

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Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola (Cosenza) per reati societari e bancarotta. Secondo quanto si apprende, il club genovese non sarebbe coinvolto nelle indagini. Ferrero è stato arrestato a Milano e - secondo le prime indiscrezioni - sarebbe stato portato nel carcere di San Vittore. Ma nel pomeriggio il suo legale ha fatto sapere di non sapere dove si trovasse effettivamente il suo assistito. "La Finanza l'ha preso dall'hotel a Milano - ha raccontato l'avvocato Pina Tenga - e di lui non si sa più nulla". Per altre cinque persone sarebbero stati disposti i domiciliari. Tra queste Giorgio e Vanessa Ferrero, rispettivamente nipote e figlia del presidente blucerchiato. In totale sarebbero nove le persone indagate nell'inchiesta della procura. Al centro dell'indagine investimenti in provincia di Cosenza, che avrebbero portato al fallimento di quattro società. In una nota (sotto il testo integrale) la Sampdoria ha comunicato la decisione di Ferrero di dimettersi dal ruolo di presidente del club.

Il legale di Ferrero: "Sampdoria estranea ai fatti"

Dopo l'arresto sono arrivate le prime dichiarazioni dell'avvocato di Massimo Ferrero. "E' stato prelevato in albergo come un delinquente - ha raccontato -. L'arresto è relativo al fallimento di società calabresi di quattro anni fa - ha poi puntuaizzato - la Sampdoria è estranea. E' stata perquisita anche la casa della figlia e del nipote, ed è stato arrestato anche l’autista". Il legale di Ferrero, Pina Tenga, ha presentato un'istanza ai magistrati affinché possa essere trasferito a Roma, per consentirgli di assistere alla perquisizione e procedere all'apertura di una cassaforte all'interno di un'abitazione. Istanza che sarebbe stata respinta. "Secondo quello che sappiamo dal provvedimento del procuratore di Paola - ha detto ancora l'avvocato - emergerebbe che Ferrero sta male, quindi non è consigliabile trasferirlo in carcere a Roma". 

Il comunicato del club e le dimissioni

"Con grande stupore si è appreso dell’odierna esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere a carico di Massimo Ferrero - si legge in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Sampdoria - richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per vicende fallimentari relative a fatti di moltissimi anni fa e rispetto alle quali non sono di chiara ed immediata percezione le stesse esigenze cautelari alla base per l’evidente assenza di attualità, tanto più considerando che per tre delle quattro società calabre coinvolte vi era già stata allo scopo una transazione con le relative procedure già perfezionata e adempiuta. Tali vicende, in ogni caso, preme precisare che sono del tutto indipendenti tanto rispetto alla gestione e alla proprietà della Società U.C. Sampdoria quanto rispetto alle attività romane di Ferrero e legate al mondo del cinema, già oggetto di procedura avanti al Tribunale di Roma. Tuttavia Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti, che verranno contattati dai suoi legali, gli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga, proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come la U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate. Si confida che tutto si possa risolvere in tempi brevissimi anche considerando che il Trust adottato in funzione delle procedure romane contemplava, a garanzia, anche l’accantonamento di somme proprio a tutela delle procedure di cui alla Procura di Paola".