Gazidis: "Che emozione il ritorno a S. Siro. Serie A campionato con il maggior potenziale"

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L'amministratore delegato rossonero a Sportweek: "Ho sentito vicinanza vera e ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri. È come se tornassi da un viaggio lungo e tribolato, dal quale ho imparato tanto". Su Pioli: "Chi sente questa empatia e professionalità si getterebbe nel fuoco per lui. Ibrahimovic ha un'identità privata che adoro e una personalità pubblica che alimenta e utilizza per motivarsi"

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"Sto bene, molto bene. Le cure hanno fatto l'effetto che ci aspettavamo e posso considerarmi fortunato. È come se tornassi da un viaggio lungo e tribolato, dal quale ho imparato tanto". L'amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis parla a Sportweek del suo stato di salute, dopo che in estate gli era stato diagnosticato un carcinoma alla gola. "L'emozione più grande - racconta - l'ho provata al rientro a San Siro. Ho avuto un'accoglienza così calda e così inattesa che mi sono commosso. Ho sentito vicinanza vera. Ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri". 

"Pioli persona di sensibilità superiore"

Da tre anni nel Milan, Gazidis è tra i protagonisti del rilancio rossonero. Passato per quattro punti chiave: "Primo: il campo come priorità, perché il calcio moderno non è solo un sistema di gioco, ma è una mentalità. Secondo: aumentare i ricavi con una nuova organizzazione. Terzo: un nuovo stadio. È necessario per avere futuro. Quattro: creare le fondamenta per la sostenibilità economica". E gli uomini giusti. Categoria alla quale, per Gazidis, appartiene Stefano Pioli: "Lo ritengo una persona di sensibilità superiore - lo definisce - Stefano cerca di capire gli altri e si preoccupa per tutti. Chi sente questa empatia e professionalità si getterebbe nel fuoco per lui. È un professionista in sintonia con la nostra visione. Di lui mi piace il fatto che rende facile ciò che sembra difficile".

"Ibra, che intelligenza. Rinnovo? Compito di Maldini"

L'amministratore delegato rossonero si sofferma anche su Ibrahimovic: "Lo Zlatan che conosco io è un uomo di grande intelligenza e sensibilità. Ha un’identità privata che adoro e una personalità pubblica che alimenta e utilizza per motivarsi. Del resto per restare competitivi a grande livello, a 40 anni, la motivazione gioca un ruolo decisivo. Rinnovo? Sulle vicende dei singoli giocatori, preferisco lasciare la risposta a Paolo Maldini….".

"In Serie A si prendono pochi rischi"

Idee chiare anche sulla crescita della Serie A: "Dovremmo fare sistema - assicura Gazidis - e dovremmo trovare il coraggio di esporre i migliori giovani alle esperienze internazionali. È la Lega con maggior potenzialità di crescita in Europa. Ma è il momento di fare qualcosa". Il riferimento è anche alla sua precedente esperienza con l'Arsenal: "Il calcio inglese negli anni '80 era un mondo chiuso, che è stato costretto a cambiare. Il primo passo furono gli investimenti per costruire stadi all’avanguardia, più sicuri e inclusivi. Ho come l’impressione che in Italia si voglia prima di tutto diminuire i margini d’errore. Ma l’avversione al rischio non porta al bene del gioco". 

"Stadio, annuncio nell'aria"

Spazio anche al capitolo stadio. Il Milan è chiamato a scegliere tra due progetti: la "Cattedrale" di Populous o gli "Anelli" di Manica. "Ci siamo quasi - precisa Gazidis - devono essere definiti i dettagli ma l’annuncio è nell’aria. Sarà uno stadio meraviglioso e rivoluzionario, dentro una grande area verde, di oltre 50 mila metri quadri, che diventerà una delle zone più belle e vivibili di Milano".