Capienza stadi al 50%, sospesa la vendita per le prossime gare da parte di diverse società

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La riduzione degli impianti all'aperto dal 75 al 50% decisa dal governo porta a rivedere i piani dei club di serie A. Già sospesa la vendita per le prossime gare da parte di diverse società. Problemi per Roma-Juventus con il club giallorosso che aveva venduto già 42mila biglietti, 12mila in più di quelli consentiti dal nuovo decreto

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Entrerà in vigore subito la riduzione della capienza degli stadi al 50% e quella dei palazzetti al 35% previste dall'ultimo decreto del governo per il contrasto alla diffusione della variante Omicron. Le restrizioni si applicheranno già match di serie A in programma all’Epifania (fra cui Milan-Roma) e il 9 gennaio (dove spiccano Inter-Lazio e Roma-Juve). Gli impianti del massimo campionato italiano compiono così un passo indietro, dopo essere tornati a una capienza del 75% nel mese di ottobre e fino alle ultime partite dell’anno. 

Il "caso" Roma-Juventus

Gli effetti delle nuove restrizioni si fanno sentire per la Roma che in occasione del primo match casalingo del nuovo anno contro la Juventus, il 9 gennaio, aveva venduto già 42mila biglietti. Con l'Olimpico al 50% la capienza si riduce a circa 30 mila posti totali creando un'eccedenza di 12mila tagliandi già staccati. Il club sta valutando cosa fare per chi non potrà usufruire del biglietto comprato, intanto da stamattina ha bloccato comunque la vendita di altri biglietti.

Stop alla vendita di biglietti per molti club di serie A

In attesa di ulteriori sviluppi molti club di serie A hanno deciso di sospendere nell'immediato la vendita dei biglietti dei prossimi match. E' il caso del Napoli che oltre alle partite di campionato con Sampdoria e Fiorentina ha sospeso anche la vendita dei biglietti della sfida di Europa League contro il Barcellona. La Juventus ha bloccato la vendita dei ticket per i match casalinghi con Napoli, Udinese e Sampdoria. Stop immediato anche da parte dell'Inter senza specificare termini temporali e stessa cosa hanno deciso anche Atalanta, Lazio, Fiorentina e Bologna.