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Inter, cosa c'è dietro il black-out nel derby e da dove ripartire. L'ANALISI

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Matteo Barzaghi

©Getty

Contro i rossoneri una severa lezione per la squadra di Simone Inzaghi, che comunque al comando della classifica con una partita da recuperare. Una lezione che può essere spiegata attraverso alcuni numeri e che però arriva nel momento giusto: giocato il bonus, ora non si può più sbagliare tra campionato e coppe

INTER-MILAN 1-2, HIGHLIGHTS

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Una grandissima occasione sprecata. Le parole di Simone Inzaghi sono le più giuste per archiviare il derby perso. Una severa lezione per l’Inter che comunque resta prima in classifica con una partita da recuperare. Una lezione che arriva nel momento giusto. Giocato il bonus, nelle prossime sfide con Roma in Coppa Italia, Napoli in campionato e Liverpool in Champions non si può sbagliare. La salita è cominciata con una storta e uno shock. L’Inter, che pure ha dominato per larghi tratti il derby, ha però perso mettendo in mostra difetti già visti in stagione. Questi numeri lo spiegano bene.

La squadra di Inzaghi è prima in serie A per occasioni create ma è dodicesima per occasioni sfruttate. Come nel derby d’andata o nell’1-1 con la Juve, come con il Real Madrid a San Siro. L’Inter crea tanto, sia in termini di gioco che di occasioni, ma poi a volte non concretizza. Altro aspetto su cui riflettere: la seconda sconfitta in campionato assomiglia alla prima con la Lazio il 16 ottobre. Un’ora abbondante di superiorità e poi gol subito con episodio dubbio nervosismo e black-out

In più c’è la questione cambi che col Milan non hanno pagato. Ma una frenata, seppur brusca, non può rovinare quanto di buone Inzaghi sta facendo. La squadra gioca bene, ha perso solo due volte, è prima e in corsa ovunque, ha vinto la Supercoppa e ha dei singoli come Brozovic, Perisic, solo crampi per lui, e Calhanoglu che stanno brillando con continuità.

E l'Inter ha tifosi che restano vicino alla squadra anche in giorni più complicati. Alla Pinetina regali di compleanno per fesreggiare De Vrij e Barella e in più chiacchiere frappe per Gosens e Brozovic. Per addolcire il momento e ricordare che l’Inter rimane prima. Il resto appunto sono… chiacchiere.