Fiorentina-Atalanta, Italiano: "Dopo l'addio di Vlahovic ero preoccupato, invece..."

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La soddisfazione dell'allenatore viola dopo la vittoria nello scontro diretto in chiave Europa contro l'Atalanta: "Adesso l'asticella si è alzata, giocare in equilibrio contro una squadra così forte fa capire che siamo a buon punto. Piatek mi sta stupendo, ma è un professionista esemplare. Dopo l'addio di Vlahovic ero preoccupato. Obiettivo? Non nomino nessuna coppa, ma possiamo toglierci soddisfazioni. E Commisso mi ha chiesto di raddoppiare i punti dell'anno scorso"

FIORENTINA-ATALANTA 1-0: GOL E HIGHLIGHTS

Ancora una vittoria, la seconda consecutiva, ancor più importante perché arrivata in uno scontro diretto. La Fiorentina batte l'Atalanta e si iscrive alla corsa per un piazzamento in zona Champions: con una partita in meno, i viola sono adesso a soli cinque punti dal quarto posto occupato dalla Juventus. Non può che essere soddisfatto Vincenzo Italiano, che ha commentato la prova dei suoi nel postpartita: "Adesso l'asticella si alza - ha detto l'allenatore della Fiorentina a Sky Sport -, terminare una partita in grande equilibrio contro una squadra forte come l'Atalanta è una grande soddisfazione. È stata una partita da 'chi fa gol vince': tirata, bella e tatticamente di altissimo livello. Siamo in crescita e il fatto di giocare alla pari con una squadra come l'Atalanta lo dimostra. Sono contento".

"Piatek esemplare, dopo la cessione di Vlahovic ero preoccupato"

A decidere l'incontro è stato Piatek, alla suo secondo gol consecutivo in campionato: "Mi sta stupendo - ha ammesso Italiano -, ma è un ragazzo che rispetto agli altri due arrivati a gennaio (Cabral e Ikoné, ndr) ha un grosso vantaggio. Conosce la Serie A, ha giocato in Italia, conosce la lingua e l'interpretazione delle gare. Si sta mettendo a disposizione in maniera esemplare, è un grande professionista e i gol lo stanno ripagando. Cosa ho pensato dopo la cessione di  Vlahovic? Quando abbiamo perso Dusan avevo il timore che fosse lui il nostro unico riferimento offensivo in termini di gol. Invece ci siamo aggrappati a quello che abbiamo costruito dal ritiro e alla grande identità di gioco che sta emergendo: stiamo dimostrando che con giocatori e professionisti veri possiamo fare bene, vuol dire che il lavoro sta venendo fuori". In difesa ancora una volta titolare Igor: "È cresciuto tantissimo in personalità e sicurezza. Ha una grande dote con questo mancino: sa giocare, vede le linee di passaggio, non ha timore di rischiare la giocata in avanti ed è molto più attento in fase difensiva. Ha alzato il livello e lo sto premiando, perché chi dimostra questa crescita è giusto che vada in campo". L'unico appunto alla squadra arriva per il gol subìto e non convalidato per una posizione irregolare di un giocatore dell'Atalanta: "Quello delle palle laterali è un meccanismo che cerchiamo di migliorare - ha precisato Italiano - perché su palla frontale facciamo bene. Bisogna intervenire e lavorare su questa cosa, perché anche oggi stavamo rovinando un'ottima prestazione".

"Commisso mi ha chiesto di raddoppiare i punti dello scorso campionato"

In chiusura Italiano ha svelato qual è la richiesta che il presidente Rocco Commisso gli ha fatto a inizio stagione e ha evitato di fissare obiettivi. La Fiorentina, con 17 punti in più rispetto alla scorsa stagione allo stesso punto del campionato, è la squadra che è migliorata di più tra tutte quelle di Serie A: "Sono davvero felice per quello che stiamo dimostrando in termini di punti, ma questi stanno arrivando perché sono frutto di prestazioni di livello che vengono ripagate. A inizio anno il presidente mi ha detto che se avessimo raddoppiato i punti dello scorso campionato, allora vorrà dire che avrò fatto un bel lavoro. Ancora siamo a +17, quindi al momento non ci sono riuscito. Ma il presidente la fa facile, invece non è per niente semplice. Adesso ci sono le prossime partite, se le affrontiamo tutte con questo spirito e miglioriamo alcuni dettagli possiamo competere con quelle che ci stanno davanti. Speriamo di non continuare con i soliti alti e bassi e speriamo di andare avanti. Io penso che quando si arriva da anni così difficili, da campionati di sofferenza, innanzitutto bisogna raggiungere una quota che ti fa ragionare con leggerezza. Ora la squadra potrà ragionare con la mente serena, se miglioriamo qualcosa potremo parlare di altro. Non voglio nominare nessuna coppa e nessun obiettivo - ha concluso l'allenatore -, ma se lavoriamo bene possiamo toglierci delle belle soddisfazioni".