Milan-Empoli, Pioli: "Pensiamo al presente, Napoli non era l'ultimo gradino"

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L'allenatore rossonero mantiene sempre alta la concentrazione dei suoi: "L'Empoli è una squadra che all'andata ci ha creato insidie e lo farà anche domani. Servirà qualità, concentrazione e ritmo". Sul rientro di Zlatan: "Lui dà tutto alla squadra, ci darà una grande mano". Poi gli elogi a Giroud: "Professionista fantastico, mi piace tutto di lui". Poi chiude: "Siamo una squadra che deve vivere emozioni e sentire dentro qualcosa"

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Alla vigilia del match di sabato sera contro l'Empoli, Stefano Pioli fa il punto sul Milan: dalle condizioni mentali del gruppo, a quelle fisiche dei suoi giocatori e la situazione a dieci giornate dal termine del campionato, che vede la sua squadra capolista (con una giornata in più rispetto all'Inter, seconda a due punti di distanza). Queste le sue parole in risposta alle domande dei giornalisti presenti in sala. 

C'è stata la corsa al biglietto per San Siro anche questa settimana: al di là dei risultati, i tifosi del Milan dimostrano molto affetto a voi. Lo percepite?

"Sì, la soddisfazione più bella che possiamo avere è avere i tifosi felici. Quando ci riusciamo possiamo essere soddisfatti. L'entusiasmo della gente ci può fare molto bene: non vediamo l'ora di ritrovarli domani". 

 

Dopo la vittoria di Napoli, ha percepito qualcosa di diverso nei suoi giocatori? 

"No, siamo stati soddisfatti della prestazione, ma l'ultimo gradino sarà sempre la prossima partita. Dobbiamo sempre essere attaccati al presente, per affrontare al meglio la partita di domani. Ho visto una squadra molto concentrata per fare bene. Soffriamo le piccole? Non dobbiamo farci ossessionare dal passato. Ogni partita è diversa dalle altre. Poi abbiamo la consapevolezza del nostro modo di giocare. Dobbiamo farlo con continuità, qualità e ritmo". 

 

Testa a testa con l'Inter dopo l'eliminazione in Champions?

"Noi ci siamo concentrati sul nostro lavoro e non dalle altre partite. Ora ci saranno dieci partite tirate, molto difficili. Sarà una lotta molto serrata per tutti: dobbiamo continuare a puntare a dare il massimo e ottenere il massimo". 

 

Ci sono trenta punti in palio: cosa ti aspetti da queste ultime partite?

"Difficile fare previsioni in questo campionato. C'è chi sta facendo strisce positive, e chi no. Io continuo a pensare che le prime cinque sono tutte molto forti, ma il campionato italiano è molto difficile, e bisogna sempre avere un alto livello di concentrazione".

 

Fa paura la Juventus?

"A me fa paura l'Empoli domani. All'andata ci hanno creato difficoltà, lo faranno anche domani". 

 

Le prossime partite è importante vincerle anche senza pensare troppo al come?

"Sì, anche se giocare bene aiuta sempre a vincere". 

 

Non ti sei mai trovato così in alto in classifica col Milan: potrebbe diventare un peso psicologico importante?

"No, io vedo una squadra determinata, convinta e serena per affrontare il finale di campionato. Sapremo affrontare le partite con la giusta concentrazione". 

 

Che lezione hai ricavato da Real Madrid-Psg?

"Quella è la dimostrazione che dentro una partita ci possono essere più partite. Le squadre che hanno maggiori capacità di vivere quei momenti con determinazione, hanno più possibilità di vincerle". 

 

All'inizio della scorsa stagione avevi detto che stavate facendo un lavoro particolare a livello fisico per evitare ricadute sui giocatori: da qui alla fine della stagione, pensi che si debba fare un ragionamento del genere, valutando le varie risorse e le energie per non affaticare certi singoli?

"Quando si giocava tanto, la settimana si passava solo a recuperare energie. Ora si recuperano energie ma si può anche lavorare per mettere qualcosa dentro e preparare bene le partite. Staremo attenti a tutto, compreso le situazioni individuali".

 

Cosa ti affascina di Giroud?

"Mi piace tutto di lui, come gioca, come lavora, e la persona che è: un professionista fantastico con cui mi piace molto lavorare". 

 

Nelle prossime partite aumenterà il minutaggio di Ibrahimovic: cosa può dare Ibra in questo finale di campionato?

"Zlatan dà tanto alla squadra, in tutto quello che fa, per il suo carisma e la sua personalità. Sa quando riempire l'area, quando venire più basso ecc. Ora sta meglio: ci darà un grande supporto". 

 

Quanto è migliorato il Milan rispetto alla passata stagione grazie ai piedi di Maignan?

"Il giocatore che è in possesso palla è sempre più o meno bravo grazie al movimento dei compagni. Questo lo dobbiamo fare sempre, anche perché ormai ci conoscono ed è importante dare sempre più soluzioni. Mike sta sfruttando bene tutte le sue risorse. Essere imprevedibili è importante". 

 

Può riposare Tonali?

"Lui sta bene, così come Kessiè, Bennacer e Diaz. Giochiamo in undici, ma è importante avere giocatori con caratteristiche diverse. Abbiamo i giocatori giusti per cominciare la partita e giocatori giusti per subentrare".

 

Romagnoli recuperato?

"Sta bene, è la cosa più importante. Io cerco sempre di schierare la formazione migliore. Chi riterrò migliore tra lui e Kalulu partirà dall'inizio". 

 

Ballo-Touré, Calabria o Florenzi al posto di Theo?

"Florenzi con la Samp a sinistra mi è piaciuto molto. Al momento preferisco lui".

 

Chi la entusiasma di più dell'Empoli?

"Sono imprevedibili. Le qualità dei singoli poi ci sono. Sono partiti con l'obiettivo di salvarsi e ci sono quasi. Dobbiamo fare i complimenti ad Andreazzoli per il lavoro svolto". 

 

Qual è il tratto più identitario nel suo lavoro al Milan?

"L'entusiasmo, sia quello che quest'ambiente mi ha dato e quello che ho sempre io nel lavorare qui e con questi giocatori. Siamo una squadra che deve vivere di emozioni e sentire dentro qualcosa". 

 

Che posto avrebbe in campo in questo Milan?

"Non sarei stato in grado di giocare. Comunque non ero così scarso eh, ero un buon giocatore".