Caso Plusvalenze, 11 club deferiti dalla Procura Figc: ci sono anche Juve e Napoli

procura figc

L'inchiesta della Procura federale sul caso plusvalenze ha portato al deferimento a titolo di responsabilità diretta di 11 club di calcio: secondo l'accusa Juventus, Sampdoria, Napoli, Genoa, Empoli, Parma, Pisa, Pescara, Novara, Chievo Verona e Pro Vercelli "hanno contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti in misura da incidere sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale"

PLUSVALENZE, PROCESSO SPORTIVO DAL 12 AL 15 APRILE

L'inchiesta sul caso plusvalenze portata avanti dalla Procura Figc entra nel vivo e lo fa attraverso 11 notifiche di deferimento, ovvero di rinvio a giudizio, per 11 club, nei confronti dei quali nei mesi scorsi erano state condotte indagini accurate da parte del Procuratore Federale. Si tratta di 5 club di A (Empoli, Genoa, Juve, Napoli e Sampdoria, in rigoroso ordine alfabetico), 2 di B (Pisa e Parma), 2 attualmente in Lega Pro (Pescara e Pro Vercelli), e 2 che nel frattempo sono falliti (Novara e Chievo). Tutte colpevoli secondo l'accusa di avere "contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva. 

 

"Le stesse Società - prosegue il dispositivo - sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza. Con le predette società sono state deferite anche 61 persone fisiche che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza"

Caso plusvalenze, cosa succede ora

Ora inizierà l’iter della giustizia sportiva, dopo che la Procura Federale ha iniziato ad indagare su spinta della Procura della Repubblica che, a sua volta, aveva aperto un fascicolo su 62 scambi “sospetti” fra società di calcio. Questa prima inchiesta riguarda 62 operazioni (di cui 42 vedono la Juventus come parte attiva) concentrate in tre stagioni sportive (2018-19, 2019-20 e 2020-21). Fra questi 62 scambi c’è per esempio l’operazione fra Juve e Barcellona Arthur Pjanic e l’acquisto di Oshimen da parte del Napoli (con contropartite tecniche al Lille). Ai club, al momento, verrebbe contestata la comunicazione parziale o mendace in materia gestionale ed economica, che come pena prevederebbe (se non ha portato all’iscrizione del campionato) un’ammenda con diffida. Discorso diverso invece per i dirigenti: se giudicati colpevoli rischiano una squalifica.

vedi anche

Inchiesta plusvalenze, processo dal 12 al 15/4