Lega Serie A per la pace in Ucraina: fascia speciale e 'Imagine' prima di Juve-Inter

l'iniziativa

Tutti i capitani della 31^ giornata di Serie A scenderanno in campo con una fascia speciale con la parola 'Peace', per sostenere una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. E prima del big match Juventus-Inter un'artista ucraina e una italo-brasiliana canteranno 'Imagine', la celebre canzone pacifista di John Lennon

FOTO. JUVE-INTER, ALLO STADIUM MESSAGGIO PER LA PACE

Già a partire dagli anticipi del sabato tutti i capitani delle squadre di Serie A scenderanno in campo indossando una fascia speciale con la scritta "Peace", per mandare in tutto il mondo un segno di pace rispetto al conflitto in Ucraina. Inoltre, il messaggio sarà presente nelle grafiche televisive durante ogni incontro. Tornano in campo anche i bambini, grazie ai nuovi protocolli della FIGC. In occasione del big match Juventus-Inter, l'artista italo-brasiliana Gaia e la cantante ucraina Kateryna Pavlenko, leader del gruppo Go_A, si esibiranno sul terreno di gioco poco prima del fischio d'inizio della partita, cantando "Imagine" di John Lennon, di fronte alle squadre in campo e ai tifosi presenti sugli spalti.

Le parole del presidente di Lega Casini

"Ringrazio le società per quanto hanno fatto e stanno facendo per il popolo ucraino e per promuovere la pace - ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini. E grazie alla Juventus e all'Inter per aver accolto la proposta della Lega per domenica sera. Ho pensato alla canzone "Imagine" perché è un testo universale, di speranza, che oggi viene insegnato anche nelle scuole per far avvicinare i bambini ai valori della pace, della fratellanza e della tolleranza. La musica arriva dove altre forme d'arte non riescono ad arrivare: speriamo che questo messaggio di pace giunga in tutto il mondo, ricordando così anche i principi fondamentali dello sport. Voglio ringraziare - ha aggiunto - le due artiste, Gaia e Kateryna, per aver accettato con entusiasmo il nostro invito. Kateryna arriverà direttamente dall'Ucraina e speriamo possa restare in Italia un po' di tempo, anche grazie all'ospitalità offerta dal Comune di Milano, per cui siamo grati al Sindaco Sala e all'Assessore Sacchi. Siamo felici che possano tornare in campo anche i bambini, all'ingresso delle squadre, da oggi in alcuni stadi e, dalla prossima giornata, mi auguro per tutte le partite".

Il calcio contro la guerra, le altre iniziative

Quella della Serie A, in ogni caso, non è la prima né l'unica iniziativa con la quale il calcio italiano ed europeo hanno voluto gridare il proprio rifiuto alla guerra e hanno provato ad aiutare il popolo ucraino. In occasione dell'attuale e della prossima giornata di Serie B, ad esempio, gli stadi dove si giocheranno le partite diventeranno dei veri e propri centri di raccolta viveri e beni di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite dal conflitto russo–ucraino, mentre il led di “B come Bambini” riporterà “B for peace”, la stessa scritta presente sulla patch indossata dai calciatori sulle proprie magliette. In Premier, inece, già un mese fa (weekend 5-7 marzo) i capitani delle squadre di calcio sono scesi in campo con delle fasce speciali decorate con i colori della bandiera ucraina, mentre i maxischermi mostravano la scritta 'Football Stands Together', sempre su uno sfondo gialloblù. E inoltre, durante il riscaldamento prima della sfida di oggi ad Anfiled tra Liverpool e Burnley, nello stadio sono risuonate proprio le note di Imagine di John Lennon. In Bundesliga, dove lo Schalke ha da subito deciso di interrompere il rapporto col proprio sponsor principale Gazprom, già nel weekend del 3 marzo si è osservato un minuto di silenzio prima del fischio di inizio delle partite, il logo ufficiale del maggior campionato tedesco è stato colorato di gialloblù, i capitani hanno indossato fasce speciali sempre dedicate all'Ucraina e nel cerchio di centrocampo è stato esposto un cartello con la scritta "Fermate la guerra". In Francia, infine, oltra a diverse iniziative prese dalle singole squadre, la Ligue1 ha deciso di sospendere il contratto con il canale Match Tv che trasmette le partite in Russia. Inoltre, la federcalcio francese devolverà all'Unicef un euro per ogni biglietto venduto nelle partite contro Costa d'Avorio e Sudafrica, una somma che ha già superato i 100mila euro. A questa cifra si aggiungerà il ricavato ottenuto dalla vendita delle maglie dei calciatori francesi all'asta.