Venezia, il presidente Niederauer: "Momento molto complicato, ma non molliamo"

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Il presidente del club veneto: "Stiamo affrontando un momento estremamente complicato, ma non molleremo. Non sapevamo se eravamo pronti la per la Serie A e quest'anno abbiamo capito che abbiamo molto da imparare"

L’ottava sconfitta consecutiva in campionato contro l’Atalanta a una classifica sempre più preoccupante. È un periodo decisamente negativo per il Venezia, ultimo con 22 punti (ma con una gara in meno) e a -6 dal Cagliari quartultimo. Ad analizzare la difficile situazione della squadra veneta è il presidente del club Duncan Niederauer: "Nell'ultimo anno abbiamo vissuto alti e bassi: ci siamo uniti come una squadra sa fare e siamo stati promossi in Serie A, abbiamo avuto un buon inizio di stagione nella massima divisione, e, più recentemente, stiamo affrontando un momento estremamente complicato. Non sapevamo se la nostra organizzazione fosse pronta per la Serie A". 

"Abbiamo capito che dobbiamo imparare molto"

Il presidente del Venezia ha poi aggiunto: "Quest'anno abbiamo capito che abbiamo molto da imparare. I risultati in campo per la prima squadra non sono stati quelli che speravamo. I tifosi ci hanno sempre supportato durante questo percorso. L'insoddisfazione manifestata dopo la partita contro la Sampdoria era giustificata, ed i giocatori li hanno ascoltati. Sebbene i risultati in campo siano stati deludenti per tutta la famiglia del Venezia non significa che il progetto sia completamente fuori rotta".

"Non abbiamo mai mollato e non lo faremo mai"

Il presidente del Venezia Niederauer non nasconde l’amarezza per la contestazione nei confronti di Alex Menta, uomo mercato del club, dopo la gara con l’Atalanta: "Mi è dispiaciuto vedere lo striscione fuori dallo stadio che suggeriva a uno dei nostri colleghi di ‘andare a casa’. Il sostegno espresso durante la partita per Collauto, Poggi e Zanetti è stato da loro apprezzato, ne sono certo, ma siamo tutti coinvolti in questo progetto, insieme. Il successo che abbiamo riscosso l'anno scorso l'abbiamo progettato insieme, e quest'anno stiamo lottando insieme”. Il numero uno del club veneto conclude: “I giocatori, l'allenatore, la dirigenza della squadra sportiva e io condividiamo tutti la responsabilità e continueremo a farlo. Se qualcuno cerca un capro espiatorio per le nostre mancanze, incolpi me, non uno dei miei colleghi. Non abbiamo mollato, non lo faremo mai e nemmeno nessun altro dovrebbe farlo".

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