L'allenatore della Fiorentina analizza il successo sulla Roma: "Ci tenevamo tantissimo perché ultimamente eravamo un po' appannati. È da mesi che andiamo a mille all'ora e siamo lì e vogliamo giocarci l'Europa punto dopo punto. Abbiamo iniziato un percorso e gettato le basi, da qui si deve migliorare"
C'è grande gioia nelle parole di Vincenzo Italiano dopo il successo della sua Fiorentina contro la Roma che riporta i viola in piena corsa per l'Europa: "Questi tre punti servivano, perché inaspettatamente eravamo un po' caduti, appannati, non eravamo noi stessi - dice - Eravamo ripartiti a Milano senza prendere punti ma abbiamo dato continuità. Abbiamo fatto un grande campionato e non possiamo rovinarlo. I ragazzi sono stati attenti, vogliosi, ci tenevano tantissimo". Una Fiorentina rinnovata e con un obiettivo, a portata di mano, inatteso: "E' il primo anno, è un progetto nuovo, con un pensiero nuovo e con tutto o quasi cambiato - spiega ancora - E' un percorso iniziato da nove mesi, gli alti e bassi che ci hanno contraddistinto sono normali. Ci vogliono anni e partite, ci vuole esperienza. Mi viene in mente l'Atalanta, è un percorso. Abbiamo iniziato quest’anno e abbiamo messo le basi, ora bisogna essere bravi a crescere e migliorare".
"Cercheremo di esaudire il desiderio dei tifosi"
Italiano non vuole fare calcoli per le ultime due gare in cui verranno decisi i giochi: "Siamo alle ultime battute, c'è stanchezza mentale e fisica. Sono mesi che andiamo a mille all'ora, siamo lì punto a punto e noi siamo lì da tutto l'anno e ci teniamo a rimanerci - dice - Chi farà più punti arriverà in quelle zone che ci auguriamo. Questa è una piazza importante, sono venuti in ottomila a spronarci. Cercheremo di esaudire il desiderio". Nonostante una gara di dominio, l'allenatore ha spronato la squadra fino alla fine: "Quest’anno abbiamo perso partite al 95', riaperto partite chiuse con avversari al tappeto e il mio timore è sempre questo. Stavamo facendo qualche errore nel secondo tempo e l'esultanza del fine partita - dopo quattro ko di fila e un po' di frustrazione - è da essere umano ed è giusto esultare come un calciatore. Abbiamo sofferto tanto dopo le sconfitte, è stata una liberazione".
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"Amrabat? Bastava tirargli fuori il fuoco"
Una menzione particolare per Amrabat, determinante nel centrocampo viola: "E' un ragazzo che quest’anno per la competizione ha dovuto masticare amaro, ma si è fatto trovare pronto - conclude - Ora sta trovando continuità, se prende ritmo e minuti può essere devastante. Sa giocare, sono contento perché non ha avuto un periodo bello. Si era seduto, appannato, ma ora sta venendo fuori e per noi è importante. Il valore lo conoscevamo, bastava tiragli fuori il fuoco".