Fiorentina-Juventus, Allegri: "Dovevamo azzannare la partita, serve cambio di mentalità"

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Dopo il pari di Firenze, l’allenatore della Juve si dice “soddisfatto per il quinto risultato utile consecutivo” ma rimprovera i suoi: “Dovevamo azzannare la partita e chiuderla nel primo tempo, serve un cambio di mentalità". Su Vlahovic tenuto a riposo in vista della Champions: "Più di 5 cambi non posso farli"

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Un punto, il terzo pareggio nelle ultime 4 gare. Se è vero che la Juventus è ancora imbattuta, è altrettanto evidente la difficoltà dei bianconeri a fare i tre punti, che dal Franchi hanno rischiato addirittura di uscire sconfitti. Salvati da Perin, prima in occasione del rigore parato a Jovic e poi nel finale su Amrabat.

"Serve un cambio di mentalità"

"Alla fine ero un po' arrabbiato perché volevo che finisse la partita, perché comunque loro stavano spingendo, anche se hanno messo un po' di cross e un tiro in porta dove ha fatto una bella parata Perin", le prime parole di Allegri a fine partita, a conferma dei rischi corsi dalla Juve nel finale.


"Potevamo sfruttare meglio qualche contropiede con la loro difesa alta, però la partita andava chiusa nel primo tempo. Serve un cambio di mentalità, perché quelle sono palle pesanti, che non è che te ne capitino 10 in una partita. In un momento così la partita va azzannata. Comunque sono contento del risultato".

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Vlahovic a riposo

"Il calo nel secondo tempo? E' uscito Di Maria, è uscito Paredes e ho dovuto mettere Fagioli e Miretti", spiega Allegri. "E' normale che nel secondo tempo ci siamo abbassati ma queste partite a Firenze si possono perdere. Intanto abbiamo fatto il quinto risultato positivo consecutivo".


Infine, sul mancato ingresso di Vlahovic (tenuto a riposo in vista della Champions) e sull'attesa per la gara contro il Psg: "Oggi avevo intenzione di far riposare Dusan perché aveva giocato tanto finora, poi più di cinque cambi non posso farli, Di Maria e Alex Sandro ho dovuto toglierli, ho preferito mandare in campo Kean e tenere Milik che poteva servirci di più. Contro il Psg vogliamo fare bene, ma se vogliamo essere realisti la partita più importante della Champions è quella in casa con il Benfica. E sono più importanti anche le partite contro Salernitana e Monza"

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