Juventus, la ricetta per guarire il "mal di gol" di Vlahovic: più tiri, dribbling e Milik

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Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

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Giornata di riposo per la Juventus, che si interroga sui problemi in attacco. Nessun gol anche con la Serbia per Vlahovic, che non segna dal 31 agosto. Per invertire la tendenza Allegri vuole una squadra più pericolosa: aumentare l’intensità per creare occasioni. La Juve subisce più tiri (88) di quanti ne faccia (82). Un dato da invertire come quello dei dribbling tentati, dove la Juve è ultima in classifica. Statistiche non da Juve: per questo Allegri potrebbe affiancare Milik al serbo

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Il Partito dell’attacco è in testa agli exit poll della Continassa. Uno dei punti del programma è l’azione vista ieri in Serbia-Svezia, con due juventini protagonisti: Kostic va via sulla sinistra e crossa per Vlahovic. Anche se l’attaccante serbo nel caso specifico non ha segnato, l’idea di Allegri è replicare con continuità in bianconero quello che ha visto fare ai due con la Serbia. La Juventus ha bisogno di creare più occasioni da gol invertendo una tendenza pericolosa: finora ha subito 88 tiri in porta e ne ha fatti 82. Il mondo capovolto per le abitudini della casa: appena 9 gol segnati, ottavo attacco della serie A. Il potenziale è decisamente superiore. Sempre dalla partita della Serbia arriva un’altra indicazione: Vlahovic uomo assist come quando al 48’ minuto nell’area della Svezia lavora un pallone e serve Mitrovic. Al posto dell’attaccante del Fulham potrebbe esserci Milik. L’attacco con due punte è una delle soluzioni per dare concretezza alle azioni che devono però essere costruite con più coraggio e spirito offensivo. Verticalizzare è un comandamento di Allegri, che col Bologna rischia di non avere Miretti rientrato in anticipo dall’Under 21 per un trauma distorsivo alla caviglia. La radiografia in nazionale ha escluso lesioni ai legamenti, ma la situazione sarà tenuta sotto controllo dallo staff medico. La buona notizia per Allegri è che in mezzo recupera Locatelli e Rabiot. Energie fresche per il rilancio.