La storia di Andrea Agnelli al vertice della Juve si chiude dopo 12 anni. Il 28 novembre il Cda bianconero si è dimesso, alla luce degli sviluppi dell'indagine Prisma. Ma come si è arrivati a una decisione così drastica? Ripercorriamo le tappe del terremoto bianconero in 15 punti, facendo chiarezza su cosa rischiano i singoli indagati e cosa rischia invece la società: è fondamentale distinguere il percorso della giustizia ordinaria da quello della giustizia sportiva
JUVE, ASSEMBLEA AZIONISTI LIVE
1) PERCHE' SI E' DIMESSO IL CDA DELLA JUVENTUS?
- Tutto nasce dall’indagine Prisma, guidata da un anno da un pool di magistrati composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianolio, che nel 2006 aveva indagato la Juventus per una delle ipotesi di reato contestate: il falso in bilancio
2) SU COSA VERTE L’INDAGINE PRISMA?
- Plusvalenze anni 2018/2019/2020
- Manovra stipendi (marzo-aprile del 2020 e del 2021)
- Fatture per compensi ad agenti
3) SU QUALE ASPETTO SI SONO CONCENTRATI I MAGISTRATI?
- Per ricostruire i flussi finanziari dal 2018 al 2021 la procura si è avvalsa della consulenza del commercialista Enrico Stasi che, come Gianolio, si era già occupato dei bilanci della Juventus nell'inchiesta del 2006. Il lavoro del consulente ha puntato l’attenzione sulle plusvalenze e la "manovra stipendi". Secondo gli inquirenti emerge una notevole differenza tra i risultati che sarebbero dovuti essere contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021