Var, la Lega Serie A chiede il "challenge" e dialoghi pubblici. E sui maxi recuperi...

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Nel progetto di riforma del calcio italiano anche un punto che riguarda arbitri e regolamento: si articola su una serie di idee che, se condivise dalle altre componenti del Consiglio Federale, cui verrà sottoposto nei prossimi giorni, verrebbero poi portate all'attenzione di Fifa, Ifab (il Board che presiede alle modifiche del regolamento) e anche Uefa, per una doverosa condivisione

C'è anche un punto che riguarda arbitri e regolamento tra i 10 del progetto di riforma per il calcio italiano che Lega Serie A porterà all'attenzione del Consiglio Federale di lunedì prossimo. Il punto si articola su una serie di idee che, se venissero condivise dalle altre componenti del Consiglio, verranno poi portate all'attenzione di Fifa, Ifab (il Board che presiede alle modifiche del regolamento) e anche Uefa, per doverosa condivisione. 

Tra gli spunti il VAR a chiamata (ma Fifa e Ifab sono sempre state molto scettiche sul tema), la possibilità di far ascoltare in diretta i dialoghi tra campo e sala VAR (o comunque di permetterne la diffusione/spiegazione da parte degli arbitri a fine gara) e quello di assicurare maggiore uniformità per la definizione dei tempi di recupero a seguito della linea utilizzata dalla Fifa ai mondiali che ha portato a tempi extra molto elevati, con aumento di quello effettivo. 

Naturalmente per ora si tratta soltanto di idee, che potrebbero diventare proposte e che soltanto successivamente, se venissero accettate, entrerebbero in una fase di test. Tempi lunghi in ogni caso insomma, ma la Lega Serie A, come è stato in passato per il Var, ci tiene a mettersi a disposizione e porsi in prima linea per ogni tipo di sperimentazione tecnologica e regolamentare. Oltre all' introduzione del fuorigioco semiautomatico a gennaio 2023, Tra le richieste anche ridurre le finestre per le nazionali