Paolo Maldini fa il punto da Dubai, dove il Milan è attualmente in ritiro, in vista della ripresa fissata per il 4 gennaio: "Dovremo essere pronti, ci aspettano sei mesi intensi. Abbiamo quattro competizioni e dobbiamo affrontarle da Milan, ovvero puntando a vincere. Lo scudetto ha chiuso un progetto triennale, ma non basta perché questo club deve essere ambizioso. Sono orgoglioso di vedere Giroud e Theo in finale al Mondiale: Hernandez è unico, può ancora migliorare"
Da Dubai, dove il Milan è in ritiro prima della ripresa del campionato, il direttore dell'area tecnica Paolo Maldini, ha voluto parlare delle ambizioni della squadra rossonera nel 2023, dei suoi calciatori impegnati nel Mondiale, con uno sguardo anche a quanto fatto di buono nell'ultimo anno solare, in cui è arrivato anche il suo primo scudetto da dirigente.
"Obiettivo essere pronti il 4 gennaio"
"La squadra sta abbastanza bene, siamo in fase di preparazione e abbiamo l'obiettivo di essere pronti in 4 gennaio. Giocheremo tante partite ravvicinate, ripeteremo la prima parte di stagione. Essere a Dubai aiuta, abbiamo recuperato qualche infortunato e grazie anche al caldo ci sono le condizioni ideali per doppi allenamenti. Il ritiro è fatto di lavoro, sacrificio e unità, quindi abbiamo riparlato dei nostri obiettivi".
"Orgoglioso di vedere Giroud e Hernandez in finale al Mondiale"
"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".
"Scudetto chiuso un progetto, ma Milan deve essere ambizioso"
"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".
"Milan deve puntare a vincere ogni competizione"
"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa".