Napoli-Juve story: la punizione 'divina' di Maradona

AMARCORD

Alfredo Corallo

Il 3 novembre del 1985 al San Paolo di Napoli la prima vittoria dell'argentino contro la Juventus grazie a una punizione al limite dell'impossibile, una rete che stravolse la 'geografia' del calcio italiano

"E aspiette che chiove

L'acqua te 'nfonne e va

Tanto l'aria s'adda cagnà"

La pennellata di Maradona completò l'opera, ma è tutto il 'quadro' che sembra uscito dalla bottega del Fattori o dello stesso Abbati, che era napoletano: un capolavoro en plein air tipico dei Macchiaioli, immerso nel verde scuro dell'erba bagnata dalla pioggia, con un tocco di ocra qua e là ad asciugare le sabbie mobili dell'area piccola. Perché anche a Napoli "chiove", come cantava Pino Daniele e ci lasciava intendere Massimo Troisi in uno dei suoi memorabili sketch sui luoghi comuni 'ammollati' alla sua città, quello dell'impermeabile che non era mai riuscito a indossare ("sta ancora dint'o cellofann") perché "a Napoli ce sta sempre 'o sole, ma mica nu sole normale, piccerello: ci sta nu piezz'e sole accussì!". E il 3 novembre del 1985 l'acqua cadde a secchiate su Fuorigrotta, ma solo quattro gocce dalla nuvola di Diegoche c'ha sempre sguazzato nel fango, dentro e fuori dal campo. Ci andava a nozze, diceva: "Se fossi a un matrimonio, con un vestito bianco e arrivasse un pallone infangato lo stopperei di petto senza nemmeno pensarci". Avrebbe segnato lo stesso quel gol alla Juventus senza la pioggia? Sicuro, era Maradona. Ma la zolla da cui partì la parabola che beffò Tacconi era il terreno ideale per disegnare quell'arcobaleno, Diego l'aveva 'puntata', continuava a urlarlo a Eraldo Pecci ("Toccala un po' indietro. Toccala! Dai, mettila lì!"); ma il bolognese non si fidava, la barriera bianconera era troppo vicina per una punizione a due in area di rigore, finché non dovette inchinarsi agli ordini del superiore: "Ti ripeto che non ci passa! Ma fai come ti pare, Maradona sei te...". 

Napoli-Juve del 1985: la punizione di Maradona

Il contesto storico-culturale

La palla lievita soffice come una 'pizza' e alla 9^ giornata di campionato la Juve del Trap scivola al San Paolo dopo 8 vittorie consecutive, dando anche un dispiacere all'allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga; ma regalando un'altra soddisfazione al premier 'granata' Bettino Craxi, reduce dal successo nel braccio di ferro con gli Usa sulla sorte dei terroristi palestinesi che avevano sequestrato e dirottato la nave da crociera italiana Achille Lauro uccidendo un passeggero statunitense, in quella che passerà alla storia come "La crisi di Sigonella". Erano libici, invece, quelli scelti da Robert Zemeckis per il suo 'Ritorno al Futuro', sbarcato il 18 ottobre del 1985 in un'Italia da bere, tornata a divertirsi dopo gli Anni di piombo, un Paese che balla 'L'estate sta finendo' dei Righeira, che si riversa in massa nei villaggi vacanze, va a letto tardi e guarda in tivù 'Quelli della notte'. Ma a Napoli non si scherza, c'è la guerra, dalla mattina alla sera: il 23 settembre la Camorra non risparmia il giovane giornalista Giancarlo Siani e la città è stanca, rassegnata, si sente  dimenticata, emarginata, 'appesa' ormai soltanto ai miracoli di Maradona. Che arrivano, puntuali come la liquefazione del sangue di San Gennaro. E insieme ai film di Troisi e alle canzoni di Pino Daniele infondono una scarica di energia ai napoletani, decisi a strapparsi di dosso l'etichetta dei "brutti, sporchi e cattivi" per vestire un abito nuovo, con il Tricolore cucito sul petto.

Francesco Cossiga e Bettino Craxi
©Ansa
Pino Daniele e Massimo Troisi

Il record di Maradona contro la Juve

La Juve che perde 1-0 a Napoli grazie alla punizione ai confini della realtà di Maradona vincerà quello scudetto, ma dovrà definitivamente arrendersi agli azzurri un anno dopo, sconfitti sia al vecchio Comunale che al ritorno, il 29 marzo del 1987, quando la squadra di Ottavio Bianchi staccò in classifica Platini e compagni di 5 punti a 6 giornate dal termine mettendo le mani sul suo primo titolo (conquistato aritmeticamente il 10 maggio). Fu anche l'ultima sfida tra l'argentino e Le Roi Michel, che si ritirerà dal calcio giocato di lì a pochi mesi passando, di fatto, il testimone al Diez. Che tra il 1984 e il 1991 affronterà la Juve in 15 occasioni, per un totale di 8 successi, 4 sconfitte, 3 pareggi e 5 reti. Con un record: non ha mai perso al San Paolo. Perché era out il 1° aprile del 1989 - nell'unico ko interno del suo 'settennato' - per via di un risentimento muscolare accusato due settimane prima, nel ritorno dei quarti di Coppa Uefa proprio contro la Signora. Decisivo, poi, nell'indimenticabile remuntada del 15 marzo (dallo 0-2 di Torino al 3-0 in Campania) che lanciò il Napoli al suo primo - e unico, finora - trionfo internazionale.

Maradona e Platini

La 'manita' in Supercoppa e l'ultimo Diego

Nel 1990 gli azzurri sbrigano la pratica con un rotondo 3-1 (doppietta di Maradona) avviandosi alla conquista del secondo titolo. Il 1° settembre, Diego, Roby Baggio e Totò Schillaci - reduci dalle "notti magiche" del Mondiale - si ritrovano al San Paolo per la Supercoppa italiana, giunta alla terza edizione e la nuova Juve di Gigi Maifredi viene umiliata dalla manita degli uomini di Albertino Bigon, a segno con l'esordiente Andrea Silenzi, Careca e Massimo Crippa. Mentre la 'storia' tra Maradona e la Juventus giungerà al capolinea il 6 gennaio del 1991, al Delle Alpi (dove i piemontesi s'impongono con un gol di Gigi Casiraghi). Non ci sarà, infatti, al ritorno: il 17 marzo, al termine di Napoli-Bari, viene trovato positivo alla cocaina e quaranta giorni più tardi sarà arrestato per consumo di droga. Ma l'immagine dei Napoli-Juve che infiammarono tutta la seconda metà degli Ottanta rimane universalmente legata alla sua 'punizione del secolo', che concesse ai napoletani la libertà di sognare. L'aria stava cambiando: era scritto in una canzone.

 

Napoli-Juve del 1985: la punizione di Maradona

Le partite giocate da Maradona contro la Juventus

  • Juventus-Napoli 2-0 (23 dicembre 1984, 13^ giornata di andata: 42' Briaschi, 62' Platini)
  • Napoli-Juventus 0-0 (5 maggio 1985, 28^ di ritorno)
  • Napoli-Juventus 1-0 (3 novembre 1985, 9^ di andata: 27' Maradona)
  • Juventus-Napoli 1-1 (3 marzo 1986, 24^ di ritorno: 34' aut. Favero (N), 49' Brio (J)
  • Juventus-Napoli 1-3 (3 novembre 1986, 9^ di andata: 5' Laudrup (J), 73' Ferrario (N), 74' Giordano (N), 90' Volpecina (N)
  • Napoli-Juventus 2-1 (29 marzo 1987, 24^ di ritorno: 14' Renica (N), 50' Serena (J), 58' Romano F. (N)
  • Napoli-Juventus 2-1 (13 dicembre 1987, 11^ di andata: 26' De Napoli (N), 76' Cabrini (J), 87' rig. Maradona (N)
  • Juventus-Napoli 3-1 (17 aprile 1988, 26^ di ritorno: 19' Cabrini (J), 67' Rush (J), 74' rig. De Agostini (J), 83' Careca (N)
  • Juventus-Napoli 3-5 (20 novembre 1988, 6^ di andata: 3' Carnevale (N), 30', 44', 58' Careca (N), 48' Galia (J), 55' Zavarov (J), 77' rig. De Agostini (J), 85' rig. Renica (N)
  • Juventus-Napoli 2-0 (1° marzo 1989, andata dei quarti di Coppa Uefa: 13' Bruno P., 45' aut. Corradini)
  • Napoli-Juventus 3-0 (15 marzo 1989, ritorno dei quarti di Coppa Uefa: 10' rig. Maradona, 45' Carnevale, 14' sts Renica)
  • Juventus-Napoli 1-1 (26 novembre 1989, 13^ di andata: 16' Crippa (N), 73' Bonetti D. (J)
  • Napoli-Juventus 3-1 (25 marzo 1990, 30^ di ritorno: 13', 28' Maradona (N), 62' rig. De Agostini (J), 64' Francini (N)
  • Napoli-Juventus 5-1 (1° settembre 1990, finale di Supercoppa italiana al San Paolo: 8', 45' Silenzi (N), 11', 71' Careca (N), 39' Baggio R. (J), 44' Crippa (N)
  • Juventus-Napoli 1-0 (6 gennaio 1991, 15^ di andata: 87' Casiraghi)