Napoli, De Laurentiis: "Lo scudetto può far impazzire la città: in tre milioni alla festa"

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Il presidente a Roma al fianco di Osimhen premiato dalla stampa estera: "Lo scudetto potrebbe far impazzire la città, alla festa potrebbero partecipare in tre milioni". E il nigeriano: "Possiamo vincere lo scudetto e far bene in Champions ma niente paragoni con Maradona". Sul futuro: "Adesso sono in A, ma lavoro duro per giocare in Premier". De Laurentiis aveva anche parlato a Santa Maria Capua Vetere, chiarendo il futuro del Bari, l'altro club di proprietà della sua famiglia

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La parola ormai non è più tabù e lo stesso presidente del Napoli sta già pensando a quello che può succedere a Napoli se arriverà il tanto atteso scudetto. Nella giornata di oggi, il presidente del Napoli è intervenuto anche a Roma, durante la conferenza stampa del premio sportivo assegnato dalla Stampa Estera in Italia a Victor Osimhen, che era al fianco di Aurelio De Laurentiis:  “Dopo essere sprofondati nel fallimento -ha detto il presidente- essere rinati e aver sempre approfittato di questa crescita costante in questi ultimi 18 anni, il coronamento di uno scudetto potrebbe far impazzire la città che già sta impazzendo e si sta organizzando. Potrebbero essere 2 o 3 milioni di partecipanti alla festa per lo scudetto. Tanta roba”. 

Osimhen: "Possiamo vincere ma niente paragoni con Maradona"

Al fianco del presidente, Victor Osimhen, che ha parlato della concreta possibilità ormai di riportare il Napoli alla vittoria di un trofeo: "Da calciatore, quando arrivi a Napoli ti innamori ancora di più di questo sport - ha detto il nigeriano – Qui tutta la città ruota intorno al tifo per la squadra. Voglio restituire alla città e ai tifosi l'amore che mi hanno dato da quando sono arrivato nel 2020 che è stato terribile. Abbiamo grandi possibilità di vincere lo scudetto e far bene in Champions ma niente è paragonabile con quel che ha fatto Maradona qui. Più che una leggenda è un semidio, noi stiamo facendo tutto come gruppo, Diego l’ha fatto da solo. Anche se dovessimo vincere non penso si possano fare paragoni. Possiamo ispirarci a quello che ha fatto e cercare in tutti i modi di renderlo orgoglioso”

Osimhen: "Lavoro duro per giocare un giorno in Premier"

Sul suo futuro, il centravanti nigeriano è chiaro: "Giocare in uno dei top campionati per me è davvero fantastico. La Premier League viene considerato il campionato migliore e quello più forte. Adesso sono in Serie A, ma lavoro duramente per giocare un giorno anche in Premier League. Ora però penso a questo momento e gioco in Serie A, un campionato molto complicato in cui è difficile giocare, c'è un calcio diverso, con molta intensità. I tifosi sono forti, ti danno tanto amore e ci supportano tanto. Sull'aspetto dei tifosi non c'è campionato migliore che quello italiano".

Osimhen: "Kvara è eccezionale, Spalletti mi ha migliorato"

Dal numero nove parole d'elogio anche per il suo compagno di squadra Khvicha Kvaratskhelia: "Ci sono grandi leader in questo Napoli. Kvaratskhelia è un ragazzo eccezionale, l'ho pensato subito nella pre-season, gli vogliono tutti bene nello spogliatoio, non solo per quello che fa nello spogliatoio ma anche per quello che fa fuori. Io credo che possa vincere il Pallone d'Oro nei prossimi anni, spero che porti gloria al Napoli. Tra noi c'è grande solidarietà, anche Spalletti è eccezionale e questo è il principale motivo per cui stiamo facendo questa stagione. Dobbiamo continuare così". Poi su Spalletti: "Dal suo arrivo il mister è stato importante per il mio sviluppo, per migliorarmi. Ricordo che mi parlò subito e mi disse che sarei stato molto importante per questa squadra. Io devo dirgli un grande 'grazie', se sto giocando da top player è anche per merito suo, per i miglioramenti che ho avuto grazie a lui". Infine sul suo momento: "Spero di continuare così. Maschera? Per ora continuerò ad usarla per proteggere la mia faccia".

De Laurentiis: "Ko con la Lazio è salutare"

"La sconfitta con la Lazio direi che è stato un ko salutare, altrimenti c'è il rischio di sedersi. Ma Sarri è stato un ‘paraculo’, perché invece di attaccare ha bloccato i terzini. Poi Kvara ha dato quella palla a Vecino.." Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva risposto alle domande di studenti e tifosi a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Ateneo della Campania "Luigi Vanvitelli", dove ha preso parte all'evento di inaugurazione della prima cattedra universitaria italiana dedicata alla "Giuridicità delle regole del gioco del calcio". Scudetto o Champions? "Mi auguro di vincerli entrambi, ma diciamolo in silenzio, perché a furia di dircelo ci portiamo iella da soli" ha scherzato De Laurentiis che poi ha ribadito il suo tifo e legame con Napoli: "La mia famiglia, 69 anni fa, produsse il film 'L'Oro di Napoli', diretto dal grande Vittorio De Sica. Il nostro legame con Partenope viene da lontano. Mio nonno si trasferì a Torre Annunziata, dove si innamorò di mia nonna e, proprio per amore, fondò un pastificio di pasta extralusso. Voi credete che io, se non fossi tifoso del Napoli, sarei rimasto qui per 19 anni? Sono tifoso di Napoli città, non solo del Napoli. Di Napoli rivendico la centralità territoriale a livello europeo. Per molti aspetti combatto ancora per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo differenziandola dalle pur belle altre città d’Italia"

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"Lotto per equiparare il Sud al Nord, non a caso sono proprietario anche del Bari – prosegue -. Cosa succederà se sarà promosso in Serie A? Lo cederemo, ma solo a qualcuno che ci darà garanzia di saper gestire una squadra di calcio come si fa con un’opera dell’ingegno".

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