Udinese-Napoli, Spalletti: "Scudetto? Lo stiamo assaporando lentamente"

NAPOLI

Le parole dell'allenatore azzurro alla vigilia del match contro l'Udinese che può consegnare lo scudetto al Napoli: "Lo stiamo assaporando lentamente, sapevo fin dall'inizio di avere una squadra di purosangue. Serve adesso l'ultimo strappo, non dobbiamo deconcentrarci. Vedo le potenzialità per aprire un ciclo in futuro, poi dipenderà dal mercato"

L'ATTESA SCUDETTO: LA GIORNATA IN DIRETTA - UDINESE-NAPOLI LIVE

 

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Si conclude così la conferenza stampa di Luciano Spalletti

- di Redazione SkySport24
Di Di Lorenzo in questo campionato ce n’è uno, ma per fare una stagione come la nostra devi avere 22 calciatori forti. Vincere lo scudetto anche nei prossimi anni? Fino a che ci sarò io qui la corda sarà tirata.
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"Kvara è un top player"

Kvara è un calciatore stupendo, magnifico e delizioso. Un top player, nonostante la sua età. Lui deve imparare ancora tanto e quando lo farà diventerà micidiale, un super calciatore. In questo pensiero, però, c'è un ragionamento di collettivo. Nel gol subito contro la Salernitana, Osimhen sta attorno alla palla da attaccante e non da difensore. Quando trovi un terzino come Di Lorenzo non puoi pensare solo al dribbling che devi fargli. Serve un discorso di atteggiamento da completare per essere una squadra forte".
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"Aver creato entusiasmo è stato fondamentale"

"Se questa è la squadra più forte che abbia mai allenato? Difficile da dire perché ci sono delle evoluzioni di calcio giocato, accostare squadre passate al calcio presente non è facile. Sono fortunato, ho allenato diverse squadre forti e calciatori fortissimi. Bisogna essere bravi a far venir fuori un collettivo che duri nel tempo e dia entusiasmo. Con una pressione così alta, creare entusiasmo nel gruppo è un fattore fondamentale. Quest'anno, sotto questo aspetto, abbiamo fatto tanto. I calciatori che verranno a giocare a Napoli saranno costretti a dare qualcosa in più per l'amore che si respira in questa città".
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"Sono venuto qui convinto di fare qualcosa di importante"

"De Laurentiis un anno fa disse ‘Faremo il massimo per riportare lo scudetto a Napoli’. Il mio sguardo? Significava ‘Bene, ora pensiamo che calciatori prendere’. Se mi cerca il Napoli, io dico di sì per vincere e basta. Dopo Sarri o Ancelotti, non venivo qui per lo stipendio. Avevo solo una via d’uscita, riuscire a vincere. L’anno scorso sono arrivato 3° e mi avete attaccato gli striscioni in cui mi dicevate di andar via. E le critiche ci sono ancora oggi, ma fanno parte del gioco. Sono venuto qui convinto di provare a fare qualcosa di importante".
 
- di Redazione SkySport24

"C'è il potenziale per aprire un ciclo"

"Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti agli occhi miei, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti".
- di Redazione SkySport24

"Scudetto merito anche di chi non gioca più qui"

"Il lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola".
- di Redazione SkySport24

"Uno scudetto a Napoli è qualcosa super lusso"

"Vengo ripagato dal lavoro, non dal risultato. Sono stato felice della disponibilità che ho trovato quest’anno. Ma vincere lo scudetto a Napoli è una cosa extra, un super lusso, che mi farà stare comodo in qualsiasi posizione. Vivrò bene il resto della mia vita, calcistica e non"
- di Redazione SkySport24

"Il mio futuro? Pensiamo a completare il discorso scudetto"

"Futuro? Ci sono ancora cose da fare, più belle del mio contratto. Dobbiamo completare ancora un discorso che non è completo, poi penseremo a festeggiare. Poi dovremo rimetterci in gioco: "Sono nelle condizioni di poter dare a un pubblico con un sentimento così profondo ciò che merita?". Poi da lì si parte".
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"Udinese? Dovremo stare attenti"

"Un po’ di timore c’è, ma c’è anche il ricordo di quanto fatto fin qui, delle nostre qualità e delle partite fatte. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento e la nostra convinzione. L’Udinese è brava a fare tante cose, Sottil ha esperienza di campo, hanno fisicità e arrivano con tanti uomini nell’area avversaria. Dovremo stare attenti"
- di Redazione SkySport24

"Deve essere una festa di tutti"

"Vedere i nostri tifosi dispiaciuti domenica ci ha mortificato, noi ci nutriamo della loro felicità. Il mio pensiero va sempre a loro. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti".
- di Redazione SkySport24

"Lo scudetto? Lo stiamo assaporando lentamente"

"Lo scudetto? Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli (lo stiamo assaporando lentamente, ndr). Sapevo fin dall'inizio che avevo a che fare con una squadra dei purosangue. Mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere tutti le loro qualità e il carattere. Questo scudetto esce dagli schemi, un evento di cui trarrebbe vantaggi non solo il Napoli e la città, ma tutti gli addetti ai lavori. I nostri calciatori lo meritano, ma bisogna fare l'ultimo strappo che diventa la cosa più difficile. Non dobbiamo deconcentrarci".
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"Dicono che abbia un carattere difficile, ma..."

"Sono legato a molte persone. Quando torno indietro e penso al mio percorso di 30 anni, ci sono molte squadre in cui sono rimasto per tanti anni come Roma, Udinese, Empoli e Zenit. Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po' perché non è semplice trovare qualcuno che ha consumato gran parte della sua carriera in 4-5 squadre. L'Udinese è una di queste: mi hanno chiamato con la squadra in difficoltà, ci salvammo ma senza esprimere tutto il potenziale. L'anno successivo mi lasciarono andare da un'altra parte per poi riprendermi. Questo mi fece stringere il rapporto con Pierpaolo Marino che saluterò caramente. Sono d'accordo con lui: il Napoli che arriva a questo traguardo nasce dalla Serie C. Lui, come Gino e Giampaolo Pozzo, mi hanno dato tantissimo. Sottil l'ho avuto da calciatore, si vedeva che avrebbe avuto un futuro importante da allenatore".
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Luciano Spalletti entra in sala stampa!
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Qualche minuto di ritardo rispetto all'orario iniziale, fissato alle 12.30

- di Redazione SkySport24

Tra poco Luciano Spalletti farà il suo ingresso in sala stampa al Konami Center di Castel Volturno

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Il calendario del Napoli

  • Udinese-Napoli, giovedì 4 maggio ore 20.45
  • Napoli-Fiorentina, domenica 7 maggio ore 18
  • Monza-Napoli, domenica 14 maggio ore 15
  • Napoli-Inter, domenica 21 maggio ore 18
  • Bologna-Napoli (data da confermare)
  • Napoli-Sampdoria (data da confermare)
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Le scelte di formazione

Spalletti dovrebbe confermare a Udine i titolarissimi, ma ulteriori indicazioni arriveranno dalla conferenza stampa dell'allenatore. Mario Rui ha continuato le cure mentre Politano ha svolto martedì solo parte dell'allenamento in gruppo. Lozano dovrebbe partire ancora dal 1' con Osimhen e Kvaratskhelia.
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Il Napoli attende da 33 anni la vittoria di uno scudetto: l'ultimo vinto risale al 29 aprile 1990. Un’attesa lunghissima, seconda soltanto a quella avuta dalla Roma tra la conquista del titolo nel 1942 e nel 1983 con 41 anni trascorsi
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Un altro record di Spalletti riguarda l'attesa per il titolo. Nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), l’allenatore che ha vinto il primo titolo dopo più partite tra il proprio esordio e la data di conquista dello Scudetto è Sven-Goran Eriksson con 424 panchine. Luciano Spalletti, contro l'Udinese, toccherà quota 554 gare
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