Vlahovic ancora ko, l'attaccante della Juventus salterà le partite della Serbia
SERBIAConvocato in Nazionale per le sfide contro Giordania (venerdì 16 giugno) e Bulgaria (martedì 20), l'attaccante della Juventus sarà costretto a saltarle. Pubalgia emersa durante il ritiro e commentata dal CT Stojkovic: "Speravo potesse recuperare per la seconda partita, purtroppo Dusan soffre di continui dolori all'inguine. Meglio che si riprenda dall'infortunio una volta per tutte"
Dusan Vlahovic non prenderà parte ai prossimi impegni di giugno con la Nazionale serba. Convocato per l'amichevole contro la Giordania (venerdì 16 giugno) e la sfida di qualificazioni europee con la Bulgaria (martedì 20), l'attaccante della Juventus sarà costretto a saltarle. Ancora alle prese con la pubalgia, infortunio che in stagione l'aveva già frenato, l’attaccante classe 2000 avrà bisogno di ulteriore tempo come confermato da Dragan Stojkovic. Il CT serbo, che ha confermato anche l’indisponibilità del viola Luka Jovic (frattura al naso), ne ha parlato in conferenza durante il ritiro: "Non possiamo contare nemmeno su Vlahovic, con il quale ho avuto anche dei colloqui in questi giorni e speravo che potesse recuperare per la Bulgaria. Purtroppo Dusan soffre di continui dolori all'inguine, meglio che salti questo giro e possa riprendersi dall'infortunio una volta per tutte".
Gli infortuni di Vlahovic
Si tratta del quinto stop in stagione per l'attaccante bianconero, che già un anno fa aveva saltato le partite della Serbia proprio a causa della pubalgia. A ottobre un problema agli adduttori gli costò l'assenza in 5 partite (compresa l'ultima di Champions). Dopo il Mondiale, alla ripresa del campionato, riecco la pubalgia: out altre 6 partite tra campionato, Coppa Italia e Nazionale. La distorsione alla caviglia ad aprile gli negò il ritorno nella semifinale di Coppa Italia contro l'Inter. E arriviamo a fine maggio, problema alla coscia che interrompe la sua stagione con due turni d'anticipo. Purtroppo non è ancora finita per Vlahovic, costretto a dire 'no' ai due impegni di giugno con la Serbia.