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Roma, Belotti: "Felice di ripartire con questa maglia addosso. Mourinho è unico"

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L'attaccante ha parlato in un'intervista con il club giallorosso: "Il rinnovo fino al 2025 è un'emozione grandissima, fin dal primo momento che sono arrivato ho capito l’importanza di questa squadra, di questa gente e di questa città - ha detto il Gallo -. Zero gol? L’unico modo che conosco per ribaltare le cose è quello di lavorare ogni giorno. Mou è unico e quell'abbraccio all'Olimpico..."

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La chiusura è stata deludente, con la sconfitta ai rigori nella finale di Europa League e un campionato terminato con zero gol. Andrea Belotti, però, è già carico in vista della prossima stagione e coglie quelli che sono stati gli aspetti positivi del suo primo anno alla Roma, con cui è scattato il rinnovo automatico fino al 2025. "Vivo questo prolungamento come una tappa di un percorso iniziato un anno fa - ha raccontato in un'intervista al club giallorosso -. Per me è un’emozione grandissima. Fin dal primo momento che ho messo piede dentro Trigoria ho capito l’importanza di questa squadra, di questa gente, di questa città. È qualcosa che si può percepire soltanto quando si è dentro al 100%". E sul rapporto con il pubblico ha aggiunto: "Credo abbia capito il mio modo di vivere la partita, non mi risparmio mai e questo penso sia stato apprezzato. Non posso far altro che ricambiare tutto il loro affetto cercando di fare sempre di più. Il giro di campo dopo l'ultima contro lo Spezia - che ci ha permesso di qualificarci per l'Europa League - ci è sembrato il minimo per questi tifosi, per tutto il sostegno che ci hanno dato in ogni partita, in ogni competizione e sia in casa che in trasferta".

"Abbiamo sempre stretto i denti, Mourinho è unico"

"La forza di questa squadra è il gruppo, ogni giocatore infortunato ha sempre stretto i denti per esserci - ha spiegato il Gallo -. Io non ci ho mai pensato due volte, è stata una cosa naturale perché la priorità è sempre stata quella di aiutare i compagni. Quell’abbraccio con il mister all’Olimpico, al momento della mia sostituzione durante la partita contro l’Inter, è una delle cose che mi porterò dentro per sempre perché è stato talmente sincero e vero che mi è arrivato dritto al cuore. Da una parte mi ha reso orgoglioso per aver stretto i denti, dall’altra mi ha fatto apprezzare ancora di più il nostro allenatore che umanamente è unico. È un vincente e ha una grande dote: ha una forte empatia con i ragazzi, quando tu pensi di dare il 100% lui è in grado di tirarti fuori il 130%".

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"Peccato per quella parata di Bono, ma la rassegnazione non abiterà mai in noi"

L'attaccante ha poi analizzato cosa non è andato nella sua prima annata nella capitale: "Sotto il punto di vista realizzativo non è stata una stagione positiva - ha detto Belotti -, ma l’unico modo che conosco per ribaltare le cose è quello di lavorare ogni giorno. La parata di Bono a Budapest? Purtroppo il portiere è stato bravo. Sarebbe stato un epilogo perfetto, posso solo provare ad immaginare cosa sarebbe successo se quella passa fosse entrata. Ma anche dopo la finale di Europa League la squadra non ha mai mollato. La rassegnazione non abiterà mai in noi”.

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