Testosterone e doping: cosa è, a cosa serve e gli effetti

CASO POGBA

All'indomani del caso Pogba facciamo chiarezza su cosa è il testosterone e perché è considerato doping nello sport

CASO POGBA: NEWS E REAZIONI IN TEMPO REALE

Il testosterone, secondo la definizione medica, è un “ormone androgeno secreto dalle cellule interstiziali (cellule di Leydig) del testicolo e, in quantità minore, dalle ovaie, dalla corteccia surrenale e, probabilmente, anche dalla placenta”. 

Gli effetti del testosterone

La funzione principale del testosterone è sviluppare e mantenere la funzionalità degli organi riproduttivi maschili. Inoltre, regola lo sviluppo dei cosiddetti caratteri secondari (distribuzione dei peli, timbro della voce) e la forza muscolare. Il testosterone, infatti, ha anche effetti metabolici: cioè stimola la sintesi proteica e di conseguenza aumenta la velocità di accrescimento di tutti i tessuti. Da qui la definizione di “steroide androgeno anabolizzante”, che può essere naturale (prodotto dall’organismo) o sintetico (prodotto in laboratorio). Al di fuori dell’uso prettamente terapeutico, gli steroidi anabolizzanti sono sostanze che producono effetti sulla prestazione sportiva: gli atleti che li assumono, infatti, generalmente riescono a compiere prestazioni più intense con maggior frequenza. E questo rientra esattamente nella definizione di doping

Il testosterone e il doping

Per doping si intende l’uso di farmaci vietati che modificano i parametri fisiologici e migliorano artificialmente le prestazioni sportive. L’assunzione di steroidi anabolizzanti (fra cui il testosterone) è proibito nell’attività agonistica sia in allenamento sia in gara. Questo perché l’abuso, al di fuori dei dosaggi usati per il trattamento di malattie, può produrre gravi effetti collaterali: impotenza sessuale, inibizione della funzione riproduttiva, ipertrofia cardiaca, patologie al fegato, aumento dell’aggressività e altre alterazioni del funzionamento del sistema nervoso centrale. Secondo uno studio americano, fra gli effetti collaterali a lungo termine ci sarebbero anche il rischio di ictus e di cancro alla prostata. Nell’organismo, il testosterone assunto risulta indistinguibile dal testosterone naturale. Tuttavia, se vengono rilevati livelli di superiori ai parametri fisiologici, esistono misurazioni scientifiche (il rapporto fra testosterone ed epitestosterone) che sono indicative dell’abuso di testosterone.

Pogba positivo al testosterone: cosa sappiamo fin qui

La notizia della positività di Pogba è arrivata nel pomeriggio di lunedì attraverso la Nado (Organizzazione nazionale antidoping) che ha sospeso il giocatore della Juventus a titolo provvisorio dopo essere risultato positivo al testosterone nel controllo antidoping successivo alla prima partita di campionato con l'Udinese. In attea delle controanalisi, il club bianconero in un comunicato si è riservato “di valutare i prossimi passi procedurali" mentre l’agente del giocatore francese, Rafaela Pimenta, ha assicurato che “Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”. In caso di conferma della presenza di sostanze proibite anche dopo le controanalisi, partirebbe la procedura standard: istruttoria della procura antidoping (archiviazione, patteggiamento o deferimento) ed eventuale processo sportivo davanti al Tna (Tribunale Nazionale Antidoping).