Pogba-doping: le news live sul giocatore della Juventus

il caso
Giovanni Guardalà

Giovanni Guardalà

Dopo l'annuncio della positività di Pogba al testosterone a seguito di un controllo al termine della prima giornata di Serie A, si attende di capire se verranno chieste o meno le controanalisi (ha 3 giorni di tempo) e si prova a ricostruire la vicenda. Il ct della Francia Deschamps incredulo: "Ci siamo messaggiati, non riesco a immaginare che l'abbia fatto consapevolmente"

Poco più di un anno ma sembra un'eternità. In appena 14 mesi la storia del bis alla Juventus di Paul Pogba ha tracciato una parabola inaspettata. La vicenda doping del centrocampista francese finirà in tribunale e, una volta arrivata la sentenza se, come sembra scontato, arriverà una squalifica, la Juventus rescinderà il contratto che lega il calciatore fino al giugno del 2026. La strada sembra tracciata.

La linea difensiva di Pogba

La linea difensiva del giocatore si baserà sulla non intenzionalità, visto che Pogba la sostanza proibita l'ha assunta. Una linea che punterà a limitare i danni ed evitare una squalifica, che può arrivare fino a quattro anni, che sancirebbe la fine della carriera. Nelle prossime ore si capirà qualcosa in più sulla strategia dei legali del giocatore. Da parte della Juventus c'è sicuramente il dispiacere dal punto di vista umano per un ragazzo che sta vivendo momenti difficili, non solo sul campo, dall'altra c'è la prospettiva, in caso di squalifica e conseguente rescissione, di risparmiare diversi milioni.

Quanto risparmierebbe la Juve in caso di rescissione

Pogba ne guadagna 8 netti a stagione, grazie al decreto crescita pesa sul bilancio della Juventus poco più di 11 milioni. Moltiplicato per i 3 anni che restano, meno la parte di stipendio pagata finora nella stagione in corso, ecco che la Juventus cancellerebbe dal bilancio una voce che nei prossimi 3 anni peserebbe piu di 30 milioni. In una fase storica come questa una consolazione, pur sapendo di perdere un giocatore che sembrava pian piano ritrovare la strada per una discreta condizione fisica. Un giocatore che, se fosse tornato in forma, avrebbe fatto la differenza. Un sogno per i tifosi della Juventus che solo l'11 luglio di un anno fa esultavano per il suo ritorno. La positività al testosterone lo ha trasformato in un incubo. 

Fagioli "Non parlo di Pogba, siamo concentrati sul campo"

"Pogba? Non è una questione di cui parlo, siamo concentrati solo sul campo. Il nostro obiettivo è vincere sabato": così Nicolò Fagioli a margine del premio "Gentleman". Il centrocampista della Juventus evita di parlare del compagno di squadra, ma si sofferma sulla prossima sfida contro la Lazio: "Sarà una partita tosta, ci stiamo concentrando per giocarla al massimo. Allegri ci ha chiesto di arrivare nei primi quattro posti, l'obiettivo adesso è arrivare al 30 dicembre in scia dei primi quattro posti".

Marotta: "Pogba è un professionista serio"

Nell'agosto 2012 Marotta portò Pogba alla Juventus a parametro zero. Oggi il dirigente, passato intanto all’Inter, commenta così la situazione del francese in diretta a Sky Sport 24: "Sono legato a Paul da un rapporto di grande affetto. Sicuramente è un ragazzo serio. Da parte mia c’è tristezza, ma non posso addentrarmi nella questione, è evidente che non è compito mio. Spesso da parte dei giocatori c’è un po' di leggerezza, spero che questa vicenda sia da monito per altri ragazzi. L’auspicio è che Pogba possa risolvere questa difficoltà momentanea, posso garantire che si tratta di un professionista molto serio"

Juve-Pogba, cosa succede ora

 In appena 14 mesi la storia del bis alla Juventus di Paul Pogba ha tracciato una parabola inaspettata. Dall'entusiasmo per il ritorno di un calciatore che aveva entusiasmato i tifosi a un epilogo che a meno di colpi di scena al momento imprevedibili é giá scritto. La vicenda doping del centrocampista francese finirá in tribunale e una volta arrivata la sentenza se, come sembra scontato, arriverà una squalifica, la Juventus rescinderà il contratto che lega il calciatore fino al giugno del 2026. La strada sembra tracciata. La linea difensiva del giocatore si baserà sulla non intenzionalità visto che Pogba la sostanza proibita l'ha assunta. Una linea che punterà a limitare i danni ed evitare una squalifica, che può arrivare fino a quattro anni, che sancirebbe la fine della carriera. Nelle prossime ore si capirà qualcosa in più sulla strategia dei legali del giocatore. 

Il risparmio della Juve in caso di rescissione

Da parte Juventus c'è sicuramente il dispiacere dal punto di vista umano per un ragazzo che sta vivendo momenti difficili non solo sul campo, dall'altra c'è la prospettiva, in caso di squalifica e conseguente rescissione di risparmiare diversi milioni. Pogba ne guadagna 8 netti a stagione, grazie al decreto crescita pesa sul bilancio della Juventus poco più di 11 milioni. Moltiplicato per i 3 anni che restano meno la parte di stipendio pagata finora nella stagione in corso ecco che la Juventus cancellerebbe dal bilancio una voce che nei prossimi 3 anni peserebbe piu di 30 milioni.

Pogba e l'intervista ad Al Jazeera: "Ho pensato di non giocare più"

In un’intervista pubblicata da Al Jazeera, Pogba aveva parlato dei problemi affrontati nell’ultima stagione: “Voglio far rimangiare le parole ai critici e dimostrare di non essere debole. Non mi arrenderò mai”. E sul caso estorsioni che ha portato alla denuncia del fratello Mathias: “Ho pensato di non giocare più, il denaro cambia le persone e può distruggere una famiglia". LEGGI L'INTERVISTA DI POGBA AD AL JAZEERA

La posizione della Juventus

Per il momento il giocatore è sospeso dalle attività. Il suo stipendio verrà sospeso nel caso in cui verrà confermata la positività (dalle controanalisi o dalla rinuncia alle stesse). Dal punto di vista della Juventus, in caso di squalifica, l’avventura di Pogba in bianconero è destinata a terminare. Qui l'intervento di Giovanni Guardalà a Sky Sport 24

La linea difensiva del giocatore

Una volta declinate le controanalisi o qualora le stesse confermassero la positività del giocatore, la difesa di Paul Pogba a processo verterà sulla tesi di un’assunzione inconsapevole della sostanza dopante. D’altronde, lui stesso ha ammesso ai dirigenti della Juventus di aver assunto testosterone senza esserne al corrente

Controanalisi sì o no?

In base alle nostre verifiche, fino a ieri la richiesta delle controanalisi non era stata fatta. Ricordiamo che da regolamento il giocatore ha 3 giorni di tempo dal momento della notifica della Procura Nazionale Antidoping per richiederle.

Coman: "Sosteniamo tutti Paul"

A nome di tutti i compagni della nazionale francese, ha parlato Kinsley Coman nella zona mista dopo l'amichevole contro la Germania: "Noi tutti sosteniamo Pogba. E' un caro amico e fa parte della famiglia. Conosciamo bene Paul, se è successo qualcosa non possiamo credere per un solo momento che sia stato intenzionale"

Deschamps: "Non posso immaginare l'abbia fatto consapevolmente"

Sulla vicenda Pogba si è espresso anche il ct della Francia Didier Deschamps: "Ci siamo messaggiati con Paul ma non ci ho parlato, avrò modo di farlo nei prossimi giorni. Sono molto sorpreso. Conoscendolo, non riesco a immaginare che abbia preso consapevolmente certi prodotti. Ricordo tutte le discussioni fatte con lui per i vaccini sul Covid... Ad ogni modo, la sostanza dopante c'è, a meno che non venga smentito dalle controanalisi. Poi si saprà il perché e il come. E non credo che Paul al momento lo sappia, purtroppo. Ci vorrà del tempo, ma io l'ho sempre sostenuto"

Testosterone, cosa è e quando diventa doping nello sport

Sulla vicenda Pogba è intervenuto a Sky Sport24 Fabrizio Tencone, direttore Isokinetic di Torino, che ha spiegato nel dettaglio cosa è il testosterone e quando diventa doping nello sport. IL VIDEO

I numeri di questo inizio di campionato

Dopo la panchina a Udine alla prima di campionato, Pogba aveva giocato nelle due successive sfide di Serie A della Juventus, mai da titolare e sempre da subentrato: 24 minuti nell’1-1 contro il Bologna, 28’ nella vittoria con l’Empoli

Ritardi, infortuni e doping: il ritorno da incubo di Pogba

Il primo infortunio nell'estate 2022 negli Usa: l'inizio di un lungo calvario che ha permesso a Pogba di esordire solo a febbraio, nel derby contro il Torino. Motivi disciplinari, ricadute e altri problemi muscolari, compreso l'ultimo contro la Cremonese, lo rendono disponibile con il contagocce. Anche quest'anno un ritiro complesso, infortuni e spezzoni prima della sospensione per posività al test antidoping della 1^giornata. LE TAPPE 

Pogba è sparito dai social

Il francese è inevitabilmente sparito dai social. L'ultimo post è di giovedì scorso, quando il 'Polpo' pubblicava un video insieme ai bambini di una scuola calcio di Torcy, a pochi chilometri dalla sua Lagny-sur-Marne

Pogba non può allenarsi

Essendo sospeso, Paul Pogba non può allenarsi, motivo per cui nella giornata di ieri era assente alla Continassa

Testosterone e doping: cos'è e a cosa serve

Il testosterone è un "ormone androgeno" che serve a sviluppare e mantenere la funzionalità degli organi riproduttivi maschili. Inoltre, regola lo sviluppo dei cosiddetti caratteri secondari (distribuzione dei peli, timbro della voce), Il testosterone ha anche effetti metabolici: cioè stimola la sintesi proteica e di conseguenza aumenta la velocità di accrescimento di tutti i tessuti. Da qui la definizione di "steroide androgeno anabolizzante", sostanza che produce effetti sulla prestazione sportiva. L’ARTICOLO COMPLETO

Positivo per colpa di un integratore americano?

Mentre si attendono i risvolti delle controanalisi, si cerca di ricostruire che cosa abbia assunto Pogba. Secondo quanto riporta l'ANSA, si tratterebbe di un integratore acquistato dal giocatore in America. Dalle prime ricostruzioni fatte dall'agenzia, potrebbe essere un prodotto legale negli Stati Uniti, consigliato da un medico da cui si è fatto visitare a Miami, ma illegale in Europa

Cosa rischia Pogba

Le controanalisi potrebbero confermare la positività o scagionare il giocatore. Nel primo caso, il giocatore rischia una squalifica fino a quattro anni. In caso di conferma di doping, verrà accertata o meno l'eventuale volontarietà dell'assunzione della sostanza (cosa che ha un'incidenza sull'entità dell'eventuale squalifica)

Agente Pogba: "Paul non ha mai voluto infrangere le regole"

"Siamo in attesa delle controanalisi, senza l'esito di quelle non si può avere una opinione definitiva: l'unica certezza che ho è che Pogba non ha mai voluto infrangere le regole", l'uscita pubblica del procuratore del francese, Rafaela Pimenta

La posizione d'attesa della Juventus

La situazione è tutt'altro che chiusa, anche alla Continassa stanno valutando eventuali provvedimenti: in questi casi, si potrebbe ricorrere all'articolo 5.5 dell'accordo collettivo per il quale, in caso di positività al doping, si potrebbe arrivare alla sospensione della retribuzione di un proprio tesserato. Anche questo scenario, però, va inevitabilmente lasciato in sospeso, perché anche e soprattutto in casa bianconera si vuole capire che cosa sia successo e che cosa dovrà ancora succedere