Juventus, Allegri: "Voglio ancora vincere, questa squadra ha un futuro importante"
juventusL'allenatore della Juve parla della giornata emozionante vissuta per la festa dei 100 anni della famiglia Agnelli alla guida dei bianconeri: "Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia, ho allenato tanti campioni che mi hanno aiutato a vincere. Mi sarebbe piaciuto allenare Platini e Zidane ma mi è andata bene. Questa Juve? E' giovane, meno esperta ma ha un futuro importante"
Vistosamente emozionato anche Massimiliano Allegri nella serata dei 100 anni della famiglia Agnelli alla Juventus. L'attuale allenatore dei bianconeri ha parlato di passato presente e futuro: "E' stato veramente emozionante oggi, perché abbiamo avuto un incontro con tutti quelli che hanno fatto la storia della Juventus come Marcello Lippi in primis e anche con tanti giocatori del passato - dice - L'abbraccio con Lippi? Con lui ho un rapporto di amicizia di lunga data, per me è un punto di riferimento perché è stato un allenatore pratico ma vincente così come lo è stato Fabio Capello oppure Giovanni Trapattoni con cui ho lavorato da giocatore e per questo per me è stata una giornata bellissima ed emozionante".
"Avrei voluto allenare anche Platini e Zidane"
Un Massimiliano Allegri che ha potuto anche riabracciare tanti suoi ex giocatori: "Ho rivisto tanti miei ex giocatori che mi hanno dato tanto, che mi hanno aiutato a vincere, quindi è stata una giornata speciale - prosegue - C'è tra le leggende una in particolare che è Gianluca Pessotto con cui lavoro quotidianamente, ha fatto più di 300 partite con la Juve e ora è a un livello importante come dirigente in società. Qualcuno che mi sarebbe piaciuto allenare? Beh certamente Michel Platini che per me era un idolo e anche Zinedine Zidane ma poi alla fine ho avuto la fortuna di allenare tanti campioni che m hanno regalato più gioie che dolori".
"Ho voglia di vincere. Questa Juve? Ha un futuro importante"
Ma anche Massimiliano Allegri ha fatto la storia della Juve: "Intanto sono orgoglioso di far parte della famiglia Juventus, fino a ieri non sapevo quanti trofei avevo vinto e forse non avrei voluto saperlo perché poi c'è sempre la paura che uno si voglia fermare - conclude - Bisogna avere tanta voglia di poter dare e di vincere. Bisogna avere grande senso di responsabilità per ottenere altri successi e in un club come la Juve la pressione ti stimola e ti aiuta. Quando si è alla Juve bisogna lavorare per ottenere il massimo, oggi c'è una squadra nuova, giovane e con meno esperienza ma con un futuro importante".