La partita di Marotta, il grande ex che ha vinto sia a Torino che a Milano

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Matteo Barzaghi

Il big match tra Juventus e Inter in programma domenica 26 è una partita speciale per l’ad nerazzurro, con un passato vincente da dirigente bianconero e un presente da primo in classifica con l’Inter. Tra colpi di mercato e parametri zero azzeccati, da Pogba fino a Onana

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Il grande ex di Juve-Inter è sempre lui: Beppe Marotta. Uno dei pochissimi a passare da Torino a Milano riscuotendo apprezzamento da entrambe le tifoserie. Merito delle vittorie. 7 scudetti a Torino, 1 a Milano con 4 coppe e, in totale, 3 finali di Champions disputate. “L’Inter sarà l’ultima squadra della mia carriera” ha dichiarato recentemente, facendo intendere quel che tutti pensano: la politica, sportiva e non, lo aspetta a braccia aperte. Anche perché lui è un esperto della diplomazia. Nelle scorse settimane ha dialogato a distanza con la Juve respingendo il ruolo di favorito che Allegri gli riconosceva. Poi in questi giorni che precedono la partita dribbla polemiche e abbassa i toni. Come quando prima di un Inter-Barcellona di Champions dichiarava di non voler parlare troppo di Vidal, ai tempi in Spagna, in ottica Inter sennò poi il cileno si sarebbe esaltato in campo. Non provochiamolo. 

Marotta e i colpi di mercato, da Pogba a Onana

Già Vidal, così come Pirlo a zero, o Tevez o Pogba gratis e poi rivenduto a 100 milioni. O come Lukaku ceduto a 117 e poi ripreso in prestito, Onana plusvalenza enorme, e così via… Sono stati tanti i colpi effettuati, alcuni anche sbagliati certo. A Torino lavorava in team con Paratici e Cherubini, a Milano con Ausilio e Baccin. Le sue linee guida non sono cambiate: dallo zoccolo duro italiano nello spogliatoio ai parametri zero sul mercato. Così accontenta tutti e vince un trofeo metaforico ma tutt'altro che semplice: mettere d'accordo juventini e interisti.