Inter, Marotta: "Vogliamo credere di poter vincere tutto"

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Intervenuto durante l'evento "Il Foglio a San Siro", il presidente nerazzurro ha parlato dopo il successo sul Bayern in Champions e già in vista della sfida di campionato col Cagliari: “Vogliamo credere di poter vincere Champions, campionato e Coppa Italia" ha detto Marotta. Poi sulla possibilità che arrivasse Paratici al Milan: "Una leggenda che io abbia avuto un peso nella trattativa"

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"A Monaco abbiamo vinto con merito, ma non possiamo dimenticare che sabato abbiamo un appuntamento importante contro il Cagliari. Nello sport se non sei collegato tra cervello e gambe rischi di non essere all'altezza. È una partita facile solo sulla carta, dovremo giocare con la stessa determinazione di Monaco di Baviera". Lo ha detto il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, intervenuto durante l'evento "Il Foglio a San Siro".  Marotta ha spiegato che "in Italia se arrivi secondo è una stagione fallimentare, ma non è così. Siamo presenti nel momento gusto nelle varie competizioni, dal punto di vista economico abbiamo ottenuto cifre importanti. Chiaro però che l'ambizione di un dirigente è quello di puntare sempre più in alto. Non vogliamo fare le comparse, ma noi vogliamo credere di poter vincere Champions, campionato e Coppa Italia. Sono tre traguardi per cui abbiamo ambizioni. Mancano sette giornate, non guardo il calendario ma dico che dobbiamo ancora convivere con tre competizioni che ci portano ad avere più tensioni emotive rispetto alle altre squadre che lottano per lo scudetto".

Marotta: “Io un peso nella trattativa Paratici-Milan? Leggenda”

"Si dice che abbia avuto un peso nella trattativa Paratici-Milan? È una leggenda metropolitana". Così Marotta a proposito del possibile arrivo come ds rossonero di Fabio Paratici, suo collaboratore ai tempi della Samp e poi della Juve. "Come è possibile immaginare -ha proseguito il presidente dell'Inter- che io abbia potuto condizionare la proprietà, il presidente o l'ad del Milan, tutte persone che hanno competenze e non aspettano un mio suggerimento. Anche volendo, qual è l'accusa? Cosa avrei fatto? Se Paratici viene a fare il direttore sportivo del Milan sarei anche contento perché mi genererebbero ulteriori stimoli, per cui sarei ancora più incazzato".

Marotta: “Fortunati a prendere Inzaghi”

Quindi sull’allenatore, Inzaghi: "Abbiamo avuto la fortuna di prendere Simone nel momento giusto perché quando Antonio Conte è andato via, in pochi se lo ricordano, ma era l'inizio della stagione, quindi c'erano poche opportunità da cogliere e abbiamo avuto fortuna che lui non avesse ancora firmato per la Lazio. Siamo stati fortunati nel trovare un professionista serio, un bravo lavoratore che soprattutto è migliorato. Poi è tra i più giovani, ha solo 49 anni. Inzaghi ha dimostrato, sia da giocatore che da allenatore, di possedere tutte quelle conoscenze specifiche importanti nel mondo del calcio. Infatti lui non è solo un bravo allenatore dal punto di vista della tattica, della tecnica e della preparazione, ma soprattutto nella gestione degli uomini, uno degli aspetti più difficili coi quali ti devi confrontare". Inzaghi come si posiziona nella classifica personale degli allenatori avuti da Marotta? "Non stilo una classifica ma sicuramente lo metto nella prima fascia".

Marotta: “Inter mai rischiato fallimento”

Su di noi ne dicono tante -ha detto Marotta a proposito della situazione dei conti dell’Inter- fa parte del concetto italiano della cultura dell'invidia. Chi vince si porta dietro questo concetto che è sbagliato. Non abbiamo mai rischiato il fallimento, abbiamo una esposizione finanziaria che controlliamo benissimo, non abbiamo altri debiti verso fornitori e banche altrimenti non avremmo potuto essere iscritti. Abbiamo parametri finanziari economici da rispettare, non siamo mai incappati in multe. Paghiamo regolarmente tutti i debiti e contributi. C'è un luogo comune di confondere le difficoltà sopra la nostra testa rispetto alla gestione ordinaria dell'Inter". 

Marotta: “Seconda squadra Inter? Attendiamo"

"L'Inter farà la seconda squadra se ci sarà la possibilità, se una squadra dovesse rinunciare all'iscrizione nel campionato di Serie C, quindi attendiamo. La seconda squadra è perfetta per avere uno zoccolo duro di giocatori italiani: al di là dell'aspetto economico infatti c'è la volontà di creare un serbatoio da cui attingere per avere giocatori. Soprattutto perché per l'attuale organizzazione del calcio italiano, dopo le prime squadre c'è l'under 19. Avere un cuscinetto fra le due squadre è fondamentale". Dove giocherà la seconda squadra interista? "Giocheremo al Brianteo di Monza e ci alleneremo probabilmente a Interello". L'esempio da seguire di seconda squadra è quello della Juventus: "Sono molto orgoglioso che il progetto della seconda squadra alla Juventus sia partito sotto la mia gestione".

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