Atalanta-Napoli, Mazzarri: "Napoli casa mia. E' la squadra più forte che ho allenato"

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Prima conferenza stampa da quando è tornato sulla panchina del Napoli per un emozionato Walter Mazzarri: "Qui è casa mia. Spalletti ha fatto un capolavoro, mi emozionavo a guardare il suo Napoli. Lo scudetto? Prima dobbiamo tornare a vincere le partite. Sono qui per fornire la mia esperienza". Sul modulo e gli interpreti: "So fare tutti i moduli, ho sempre usato il 4-3-3. Osimhen è simile a Cavani. Kvara come Lavezzi? Stesso ruolo, ma sono diversi"

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"Mi avete fatto fare una corsa per venire qua, sono sudato. Sono emozionato, dopo 23 anni di carriera mi avete fatto emozionare". A giudicare dalle prime battute non è cambiato nulla, Walter Mazzarri è sempre lo stesso, e già questo aspetto dovrebbe essere di per sè rassicurante, considerando i risultati ottenuti alla guida del Napoli. La prima conferenza stampa del nuovo allenatore è un viaggio nel passato, con una porta aperta sul futuro prossimo. Bergamo, il ciclo terribile, e il Napoli che sarà, nel segno del 4-3-3. La squadra più forte che ho allenato -ha dichiarato- ricca di campioni come Victor Osimhen. "Victor è un ragazzo stupendo, generoso, solare. La prima cosa che gli interessa è vincere con la squadra. Sta rientrando e sono contento, anche lui l'ho visto poco". Per Mazzarri l’effetto rimbalzo dopo lo scudetto una conseguenza fisiologica, proprio per questo metterà a disposizione del gruppo la sua esperienza: primo obiettivo? Tornare a vincere. Poi si vedrà. Un passo alla volta. Verrebbe da dire come ai vecchi tempi. "Napoli per me è casa mia. Sono entusiasta di essere qua, da quando sono andato via i tifosi mi hanno sempre dimostrato il loro affetto". Di seguito tutte le parole dell'allenatore azzurro alla vigilia della sfida all'Atalanta.

Mazzarri: “Dopo lo scudetto calo del Napoli era fisiologico"

Il nuovo allenatore in conferenza stampa ha parlato dello scudetto vinto un anno fa dalla squadra allenata da Spalletti

Mazzarri: “Scudetto? Pensiamo a ricominciare a vincere”

L'allenatore in conferenza ha parlato degli obiettivi della sua squadra

Mazzarri: “Napoli è casa mia, entusiasta di essere tornato”

Il nuovo allenatore del Napoli in conferenza stampa ha parlato così del suo ritorno

Mazzarri: "Osimhen è un generoso, è come Cavani"

Le parole di Mazzarri sull'attaccante nigeriano

Finisce qui la conferenza stampa di Mazzarri.

Molto emozionato, l'allenatore del Napoli ha iniziato con una battuta: "Sono cambiato, non mi lamento più. Questa è la squadra più forte che abbia mai allenato". Poi ha parlato anche del modulo che adotterà, dei paralleli tra Osimhen-Kvara e Cavani-Lavezzi, dell'obiettivo stagionale e del rapporto con De Laurentiis

Sperava di tornare a Napoli quando lo lasciò?

"Domanda che mi sono fatto anch'io quando decisi che era finito il mio ciclo. Dopo essere arrivato secondo, dentro di me ho detto 'Se non facciamo un salto di qualità sugli acquisti è difficile fare meglio'. La rosa mi conosceva dopo 4 anni, era difficile stimolarli e dovevo fare meglio del secondo posto. E ho pensato che non sarebbe stato facile"

Zielinski può essere Hamsik e Kvara il tuo Lavezzi?

"Se ricordate facevo sempre il 4-3-3 con le mie squadre quando dovevo vincere, alzando un centrale di 10 metri. Non è mai stato un problema questo. Kvara-Lavezzi? La posizione è uguale, ma le caratteristiche sono diverse. Lavezzi non rientrava come fa Kvara, non aveva voglia e il fiato per fare tutta la fascia, altrimenti scoppiava. Era un calcio diverso. Ruoli simili, ma giocatori diversi. Più facile il paragone Cavani-Osimhen"

Sensazioni vedendo la maglia del Napoli con lo scudetto?

"Napoli per me è casa mia. Il presidente mi ha fatto vedere uno spezzone del film sullo scudetto che uscirà e mi venivano i brividi, avevo la pelle d'oca. Sono entusiasta di essere qua, da quando sono andato via i tifosi mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Avevamo fatto tanto, a quei tempi arrivare secondo partendo da dove eravamo partiti... Quella scalata è partita da me, è un merito che mi prendo. Napoli è una grande piazza: soddisfazione ma anche grande responsabilità"

Somiglianze tra Osimhen e Cavani?

"Con Osimhen ho parlato 2 minuti ma a vederli da fuori sono simili. Cavani aveva un grande feeling con me, e se c'è quello il giocatore corre anche per l'allenatore. Osimhen mi dà la stessa sensazione, hanno la stessa idea di gioco"

Pensate ancora allo scudetto?

"Se non si ricomincia a vincere è inutile pensare allo scudetto. Pensiamo prima a tornare a vincere, l'ultima è stata persa"

Ripartirà dal 4-3-3?

"A Coverciano lo sanno, sono uno degli allenatori che può fare quasiasi modulo, mi chiamano per fare lezioni agli altri. Stando fermo un anno e mezzo ho studiato, mi sono aggiornato. Non posso dirvi se giocherò sempre in un certo modo, ma è chiaro che una  squadra che ha dato spettacolo in un certo modo continuerà a giocare  com'era abituata. Poi quando sarò padrone della situazione saprò essere  più preciso e vedrete quali eventuali accorgimenti prenderò"

Cosa pensa del problema dell'intesità della squadra che cala?

"Non criticherò mai un allenatore che ha lavorato prima di me. Se mi accorgerò che è così, me lo terrò per me"

Come rispondi a chi ti dà del "bollito"?

"Il bollito se è buono lo mangio anch'io. Sono talmente esperto che non rispondo a queste sciocchezze"

Centravanti: cosa conta nella scelta di domani?

"Non mi piace dare vantaggi agli avversari. Raspadori e Simeone hanno diverse caratteristiche, uno più tecnico e uno più simile a Osimhen. Valuterò questo aspetto ma anche altri, vedendo chi è più fresco. Ma non voglio dare vantaggi a un grande allenatore come Gasperini"

Come sta Osimhen?

"Ragazzo stupendo, generoso, solare. La prima cosa che gli interessa è vincere con la squadra. Sta rientrando e sono contento, anche lui l'ho visto poco"

Il calendario è subito molto impegnativo

"Sono nato per soffrire... Ho esperienza anche nei subentri. Ho parlato con pochi per ora e detto loro che sarò qui a vigilare sui particolari. Anguissa l'ho visto oggi per la prima volta, c'erano 7-8 titolari quando sono arrivato... Ora giocheremo ogni 3 giorni, ci sarà tempo di stare insieme in ritiro"

Rapporto con De Laurentiis?

"Con De Laurentiis c'è stato un equivoco e non ci siamo sentiti per un po'. Poi ci siamo chiariti e ora ci diamo del tu"

Che obiettivi vi siete dati per la stagione con la squadra?

"Ai ragazzi ho detto che probabilmente una squadra non è abituata a vincere scudetti era fisiologico che avesse un calo quest'anno. Anche inconsciamente. Era fisiologico che sarebbe stato più difficile. Con la mia esperienza devo fargli capire i pericoli. Dirgli che non dobbiamo sottovalutare niente"

Questo Napoli è la squadra più forte che ha mai allenato?

"Sicuramente sì. Devo stare attento a come parlo. Sono famoso per lamentarmi ma ora non mi lamento più. E' un altro Mazzarri. Ho dormito per 12 ore al giorno (ride, ndr). Spalletti ha fatto un capolavoro, mi emozionavo a vedere il Napoli. Quando vedi uana squadra così speri di poterla allenare e grazie al presidente spero di poterlo fare almeno fino a fine anno"

"Sono emozionato, dopo 23 anni di carriera mi avete fatto emozionare"