Lazio, Vecino starà fuori anche a Verona: al momento non si allena con la squadra
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Dopo l’esclusione in Coppa Italia contro il Genoa per motivi disciplinari e la parole di Sarri (“Un normale episodio, decisione della società e io ero d’accordo ma credo si possa ricucire”) il centrocampista sarà out anche a Verona: al momento si allena a parte e non con la squadra
Parole e confronti non bastavano più. Ecco perché Sarri è passato ai fatti. Dopo Salerno il gesto forte non era quello di un passo indietro dell'allenatore ma di un cambio di passo nelle scelte. E i segnali mandati alla squadra sono stati netti e chiari. Gerarchie azzerate, stop ai mugugni e basta distinzione tra nuovi e vecchia guardia. Tutti o quasi sullo stesso piano. E così col Celtic l'allenatore della Lazio non ha esitato a mandare in panchina inizialmente Pedro e Immobile puntando su Castellanos e Isaksen, all'esordio da titolari in Champions in un momento così delicato della stagione. Poi in Coppa Italia l'esclusione di Matias Vecino per motivi disciplinari - con l'uruguayano che rimarrà in castigo anche sabato Verona e al momento non si allenerà con la squadra - e la seconda panchina consecutiva di Felipe Anderson, mai successo sotto la gestione Sarri.
Lazio di corto muso: quattro 1-0 nelle ultime 5
Scelte tecniche ma anche messaggi, ancora più efficaci perché coinvolgono anche i suoi fedelissimi. Da allora sono arrivate tre vittorie consecutive. Evidentemente l'allenatore, con l'avallo, ma sarebbe meglio dire su consiglio, della società aveva bisogno di questo per scuotere la sua squadra. Andrà avanti così, in attesa di migliorare umori e prestazioni. Ora conta solo il risultato. 7 delle 10 vittorie stagionali sono arrivate di misura, 4 delle ultime 5 col punteggio di 1-0. E non è certo un disonore, anzi. La speranza di Sarri però è che le vittorie di corto muso siano un passaggio obbligato per tornare presto a rivedere il vero volto della sua Lazio, quella di un tempo sì, ma con nuove gerarchie.
