Milan, Bennacer ancora a parte ma pronto al rientro: col Frosinone ci sarà

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Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

Dopo oltre un mese di assenza tra Coppa d'Africa e un problema agli adduttori Ismael Bennacer è pronto a riprendersi le chiavi del centrocampo del Milan: martedì 30 gennaio l'algerino ha lavorato a parte ma sul campo, come da programma: contro il Frosinone ci sarà. Intanto Pioli si gode un super Loftus-Cheek nel ruolo di trequartista incursore

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Aspettando il rientro in gruppo di Bennacer, è nuova vita per il centrocampo del Milan. Il reparto con più rivoluzioni rispetto al recente passato. Da Calhanoglu, Kessié, Tonali, Bennacer e Krunic nelle stagioni 2020/21 e 2021/22 con un secondo e un primo posto ottenuti, a Reijnders Adli, Loftus-Cheek, Pobega e Musah di questa stagione il passo è stato breve. Tanti addii, alcuni anche dolorosi come quello di Sandro Tonali, rivedibili come quelli di Kessié e Chalanoglu, inevitabile come quello di Krunic. Ma adesso tocca a Pioli trovare l’equilibrio giusto. Reijnders ha qualità, anche se ultimamente è apparso un po’ stanco, ma il Milan non può e non vuole fare a meno di lui.

Bennacer punta il Frosinone

Adli è la vera novità della stagione: il francese si è reinventato da play dopo un inizio di carriera da mezzala o addirittura da trequarti. E oggi, tra alti e bassi, sta contribuendo alla risalita del Milan. Bennacer invece, superato il lungo infortunio e l’impegno con la sua Algeria in Coppa d’Africa, è destinato già dalla prossima sfida a riprendere in mano il centrocampo rossonero.

Loftus-Cheek alla Kessié

E poi c’è Ruben Loftus-Cheek, oggi il giocatore in più della squadra. Per rendimento, per condizione e per numero di gol. 5 in stagione. 4 addirittura nelle ultime 4 di campionato. Superati i problemi di pubalgia di fine 2023, è tornato sui suoi standard di rendimento. Pioli - convinto che RLC abbia nelle corde addirittura anche più di 10 gol stagionali - più che in mezzo al campo lo utilizza da vero trequartista incursore. Una novità per l'inglese, che sta trovando in questo ruolo i gol che mancavano ai centrocampisti milanisti. A questo punto della stagione, infatti, solo Kessié, in tempi recenti, aveva segnato di più. Un fattore decisivo, per un Milan ancora alla ricerca della sua vera identità.