Acerbi-Juan Jesus, Thuram: "In certi casi meglio non andare in nazionale"

dalla francia

L'attaccante dell'Inter, in conferenza stampa dal ritiro della Francia, risponde alle domande sul caso Acerbi-Juan Jesus: "Quando c'è una procedura così grave in corso il giocatore deve rimanere al club per difendersi o per dire ciò che è successo. Non è il momento di andare in nazionale in tali momenti"

ACERBI-JUAN JESUS, LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO

Marcus Thuram si gode la convocazione in nazionale e una stagione finora ricca di soddisfazioni personali. Inevitabili però, in conferenza stampa nel ritiro della Francia, le domande sul caso Acerbi-Juan Jesus. L'attaccante nerazzurro risponde così, senza entrare nel merito dell'episodio: "Quando c'è una procedura così grave in corso il giocatore deve rimanere al club per difendersi o per dire ciò che è successo. Non è il caso di andare in nazionale". Sul razzismo però Thuram ha le idee chiarissime e sposa la testi del compagno di nazionale Maignan: "Sono d'accordo con lui quando dice che bisogna uscire dal campo. Bisogna sbattere il pugno sul tavolo per far capire a tutti che il razzismo è inammissibile".

"Olimpiadi? Se mi chiamano..."

Thuram ha risposto anche alle domande sulla sua stagione, sul suo stato di forma e sul futuro. A partire dalle Olimpiadi: "È un grande orgoglio giocare alle Olimpiadi. Thierry Henry farà la sua lista. Se mi chiamano andrò, ma non mi candiderò pubblicamente". Il nerazzurro poi torna sull'episodio con Savic durante Atletico-Inter: "E' un gesto che non avrei mai dovuto fare. L'arbitro ha visto cosa è successo ed è andata bene". Infine, nessun dubbio sul presente: "Sono nel periodo migliore della mia carriera finora, devo ancora imparare tanto. Ma in due anni penso di aver fatto molti progressi"