Milan-Pioli, ci sono tutti i presupposti per andare avanti insieme

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Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

Già nel 2020 era riuscito a cambiare il corso degli eventi: Gazidis aveva pensato di affidare la squadra a Ragnick ma Pioli era riuscito a strappare il rinnovo dopo una sorprendente striscia di vittorie. Anche stavolta, quando le voci di un suo futuro lontano da Milano erano sempre più insistenti, ha abbassato la testa e continuato a lavorare. E ora, i presupposti per andare avanti insieme ci sono tutti...

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Già una volta era stato capace di cambiare il corso degli eventi. Estate 2020, quella post lockdown, Gazidis aveva pensato di affidare la squadra a Rangnick, ma lui, grazie a una sorprendente striscia di vittorie, era riuscito a strappare il rinnovo e tenersi stretta la panchina. È stata la fortuna del Milan, capace di conquistare nei tre anni successivi un secondo posto, un incredibile scudetto e una straordinaria semifinale di Champions League. Quando è sembrato sul punto di affondare, Pioli ha sempre saputo trovare il modo giusto per riemergere e ripartire di slancio. Anche stavolta, quando le voci in autunno su un suo futuro lontano da Milano sembravano sempre più insistenti, a causa di risultati deludenti in campionato, eliminazione dalla Champions e tanti, troppi infortuni. Ha abbassato la testa e continuato a lavorare, ha rosicchiato 13 punti alla Juve, consolidato il secondo posto con ampio margine sul quinto e ed è andato avanti in Europa League riportando il Milan tra le favorite. 

Se Ibra l'aveva spronato a continuare così per tenersi la panchina, Scaroni l'ha confermato senza alcun dubbio. I giocatori si sono esposti per lui, da Leao a Florenzi e lo stesso Pioli non ha mai smesso di professare il suo amore per il club. I presupposti per andare avanti insieme sembrano esserci tutti, compreso il fatto che trovare un allenatore che possa fare meglio, risultati alla mano, sarebbe complicato o comunque un grosso rischio. Decisione rinviata a fine stagione dunque ma il futuro, ad oggi, sembra sempre più suo.