Genoa, Gilardino mette la firma sul Muretto di Alassio
genoaL'allenatore del Genoa invitato ad Alassio per la firma sul celebre "Muretto": "Bellissimo riconoscimento, ma ora ci meritiamo un finale di campionato bello ed esaltante". Su Retegui: "Deve fare bene in queste ultime partite per fare un Europeo con la maglia azzurra da protagonista"
Adesso c’è anche la firma di Alberto Gilardino, sul celebre Muretto di Alassio. L’allenatore del Genoa è stato accolto oggi dal sindaco della città, Marco Melgrati, omaggiato di una maglia rossoblù, dal vice sindaco Angelo Galtieri e da Angela Berrino, che da anni porta avanti la tradizione realizzando le mattonelle per il “Muretto” inventato da suo padre Mario, tifoso genoano.
I suoi "maestri" prima di lui
Gilardino ha firmato la piastrella a lui dedicata sul monumento simbolo di Alassio, dove già campeggia quella che raffigura la maglia azzurra della Nazionale di Bearzot, con le firme dei Campioni del Mondo in ritiro ad Alassio prima dei Mondiali in Spagna del 1982 (anno di nascita, tra l’altro, di Gilardino). Quarto allenatore del Genoa invitato a firmare la mattonella (prima di lui Cosmi, Gasperini e Ballardini), Gilardino ha anche commentato così: “È un bellissimo riconoscimento, mi fa emozionare e molto piacere. Hanno firmato allenatori come Gasperini e Ballardini, che sono stati miei allenatori e hanno fatto molto bene al Genoa. Essere qui oggi da allenatore ed essere riuscito a trasmettere in questo anno e mezzo e ad ottenere questo risultato mi riempie di orgoglio. Sono felice e contento e condivido questo premio con tutta la squadra".
"Retegui? Credo nel destino"
“Percepiamo quotidianamente il grande affetto dei tifosi, nei miei confronti e in quelli della squadra. È qualcosa di bello, stimolante, e una responsabilità, soprattutto da parte mia che sono l’allenatore. Dobbiamo metterci nelle condizioni migliori di finire il campionato perché ci meritiamo un finale bello ed esaltante”. Poi, una battuta sul possibile Retegui “azzurro” ai prossimi Europei: "L’aneddoto del Mondiale del 1982, preparato qui ad Alassio nell'anno in cui sono nato, il fatto che sono tornato qui da allenatore del Genoa, credo molto nel destino e nelle cose che accadono non per caso. È bella ed è particolare la giornata di oggi. Mateo ha margini di crescita importanti, deve far bene in questo finale di stagione e trovare la via del gol per fare un Europeo con la maglia azzurra da protagonista”.