Inchiesta dossieraggio, perché Gravina si sente vittima di un complotto
la vicendaLa Procura di Perugia mette la parola fine sul dossieraggio relativo al presidente della Figc. Gravina, che si è detto vittima di un complotto, "ordito da esponenti del mondo del calcio e degli apparati dello Stato"
La Procura di Perugia ha chiuso in maniera netta e inequivocabile la vicenda Gravina per quanto riguarda il cosiddetto dossieraggio. Il Procuratore Cantone parla infatti di "falsità della proposta investigativa" e dichiara illecita l’attività compiuta nello specifico dal sostituto procuratore della DNA Laudati e dal finanziere Striano. Gli approfondimenti, che hanno portato all’iscrizione di Gravina nel registro degli indagati, recando secondo Cantone un danno allo stesso, sarebbero nati non, come invece dichiarato, dalla documentazione fornita alla Procura di Salerno da parte di Lotito, sentito come persona informata sui fatti in merito alla cessione della Salernitana, bensì da documenti in gran parte raccolti da Striano in vari incontri organizzati da Laudati con persone definite "vicine a Claudio Lotito", che un tempo, precisa Cantone, aveva avuto ragioni di contrasto con Gravina. Il Presidente della Figc infatti, nel 2021, fece valere il principio secondo cui non si possono possedere due squadre nello stesso campionato, costringendo così il presidente della Lazio alla vendita del club salentino.
I dettagli della vicenda
Sulla parte che riguarda le presunte appropriazioni indebite di Gravina nel 2018, quando ancora era a capo della Lega Pro e sugli accordi privati di compravendite che nelle accuse sarebbero serviti a giustificare gli introiti, la Procura di Perugia si dichiara non competente. Il gip a sua volta ha rigettato la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura di Roma, alla quale quella di Perugia ha trasmesso gli atti. Gravina si è detto vittima di un complotto, "ordito da esponenti del mondo del calcio e degli apparati dello Stato". Ci si chiede ad esempio perché Striano, in un’intercettazione si dice intenzionato a mandare un appunto su Gravina a "Lotito, Agnelli e a qualche altro presidente", nonostante Falato, Aiutante della Guardia di Finanza, suggerisca di "lasciar perdere". Ecco perché nel comunicato del presidente federale, si afferma che "la gravità di ciò che è accaduto suggerisce a tutti i contesti istituzionali coinvolti un particolare dovere di sorveglianza". Lasciando intendere che la vicenda forse non è del tutto chiusa.