Napoli e senso di squadra: ormai è 'anima e Conte'
Serie AConte si nutre ogni giorno di pressione superando i limiti, cercando dentro energie e motivazioni. E fissando anche gli obiettivi: spinge Lukaku, scalda Neres, prepara Gilmour. Inoltre, sta interpretanto al meglio anche le passioni della città
Non c’è bisogno che gliene mettano altra. Un po’ s’arrabbia. Ma poi ci ride su. Perché la pressione se la mette lui. È di quella che Conte si nutre. E ogni giorno; superando i limiti. Scavandosi dentro. Cercando dentro energie e motivazioni. E soluzioni nuove; anche tattiche. Fissa gli obiettivi. Spinge Lukaku. Scalda Neres. Prepara Gilmour. Si tiene stretti i suoi. Ma magari a gennaio arriva anche un altro difensore. È il Conte di sempre. Com’era in principio e ancora è adesso. Sul campo e nello spogliatoio; e anche nella comunicazione. Fino alla fine. Ancor più poi se sta lassù primo e solitario… Gli è già successo e non l’hanno più preso. A Bari scappó alla 31esima. Con la prima Juventus campione fu davanti a tutte. Venti giornate su 38. L’anno dopo 34 di fila sempre in testa. E all’Inter così per quasi tutto il girone di ritorno.
Napoli si supera, come Conte
A Napoli ne sono passate appena sette. È presto! E poi dopo Empoli e Lecce ci sono tutte le grandi in fila che ne misureranno le ambizioni. Conte sa quel che vuole. Sa come si fa. Ma sa pure quanto sono oggettivamente forte le altre. Costruite per vincere. L’ultimo a farlo a Napoli è stato Spalletti. Il ct che per passione colleziona martelli. E Conte, un martello lo è… Che batte forte. Sul lavoro. La fatica. Sul senso d’essere squadra. Che è ormai anima e Conte. Si è aperto alla città. La sta vivendo. Ne interpreta le passioni. L’entusiasmo. Sapeva sarebbe stato tutto così. Ma poi Napoli si supera. Come Conte.