Scontri tra ultras e polizia prima del derby Lazio-Roma: agenti feriti

tifo violento

Momenti di tensione prima e durante il derby nella Capitale. Prima della partita, un nutrito gruppo di ultras della Roma ha tentato di raggiungere Ponte Milvio, la zona dov’erano radunati i supporter biancocelesti. Ne è nata una guerriglia urbana, che ha visto coinvolte anche le forze dell’ordine. Il primo bollettino degli scontri, secondo quanto fonti della Questura hanno riferito all’Ansa, parla di più di una decina di poliziotti feriti

LAZIO-ROMA 1-1: GLI HIGHLIGHTS - LE PAGELLE

In campo, la partita è finita 1-1. Fuori dal campo, fanno parlare ancora gli scontri tra ultras di Lazio e Roma. Prima dell’inizio del derby un gruppo di ultras della Roma ha tentato di raggiungere i supporter biancocelesti. Era il tardo pomeriggio quando, secondo quanto ricostruisce l’Ansa, da Piazza Mancini circa 500 romanisti, molti dei quali a volto coperto, si sono mossi da ponte Duca d'Aosta verso a Ponte Milvio, per raggiungere l'area dov'erano radunati i laziali. Di fronte però, si sono trovati gli agenti e da lì è partito il lancio di oggetti contro il cordone delle forze dell'ordine. Gli stessi tifosi sono stati respinti e hanno infine desistito. Altre tensioni si sono poi verificate anche a Ponte Milvio, dove alcune centinaia di laziali che si stavano dirigendo allo stadio sono tornati indietro, attaccando gli agenti della polizia già schierati. Per disperdere i violenti, le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e lacrimogeni. La guerriglia degli ultras è proseguita anche nelle zone vicine: su viale Pinturicchio, sono stati danneggiati un semaforo e alcune macchine durante il lancio di bottiglie e sassi. Il bilancio finale degli scontri, appreso dall’Ansa da fonti della questura romana, parla di più di una decina di poliziotti feriti. "Bottiglie, sassi e altri oggetti sono stati lanciati contro gli agenti che sono riusciti a contenere gli ultras", fanno sapere le stesse fonti. Non erano certamente queste le aspettative della vigilia. Il piano sicurezza era scattato già diverse ore prima e in questura a Roma non erano emersi "specifici elementi di criticità". A ciascuna tifoseria era stata, come da prassi, riservata una diversa zona di afflusso allo stadio. Erano state facilitate le operazioni di allestimento delle coreografie da parte delle rispettive compagini ultras e tutti gli impianti di videosorveglianza, della struttura sportiva e in strada, sono stati - ha fatto sapere la Questura - "proiettati al massimo regime di funzionalità per offrire un supporto elettronico agli operatori delle forze di polizia impiegati".

Piantedosi: "Pronti a misure per garantire l'incolumità degli agenti"

"Si susseguono i vergognosi attacchi di delinquenti contro le forze dell'ordine – ha detto il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -: a Milano per una manifestazione caratterizzata da danneggiamenti e aggressioni, a Torino in occasione di un rave abusivo, a Roma con ultras scatenati in violenze di ogni tipo. A fronte di questi comportamenti indegni e inaccettabili, le forze di polizia continuano a svolgere il proprio lavoro con equilibrio e professionalità, garantendo la sicurezza della collettività in condizioni molto difficili. A loro va la gratitudine e il pieno sostegno del Governo. Per questo, oltre al decreto-legge sicurezza appena varato, siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa".

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