Inter, Dimarco: "Stimo tanto Theo Hernandez. Ora mi insulteranno..."

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Federico Dimarco, nel corso del podcast di Gianluca Gazzoli, ha parlato del connubio tra la sua fede da interista e il suo giocare con questa maglia: "Sono l'ultimo dei predestinati. Devo tanto a quello che ho vissuto nel settore giovanile". Il difensore nerazzurro ha speso parole di stima per Theo Hernandez, terzino del Milan. E poi, ancora, la delusione per la sconfitta contro il Manchester City in finale di Champions

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Federico Dimarco si è confidato al podcast di Gianluca Gazzoli, BSMT, parlando non solo della sua fede nerazzurra ma anche di una stima per Theo Hernandez che va oltre la rivalità del derby di Milano. Queste le parole in merito al difensore milanista: "Ci sono giocatori come Theo che io stimo tantissimo, anche se adesso mi insulteranno. Ma io lo stimo. Come altri giocatori di altre squadre. Da piccolo c'era Roberto Carlos, mi piaceva anche Maxwell".

"La maglia va trattata con i guanti"

Dimarco è interista nell'animo e non perde occasione per ribadirlo: "Se sento le gare di più? Forse troppo. Però negli anni ho imparato a gestire le emozioni. Il brivido più grande è stato per l'ultimo derby (quello che ha consegnato il 20° scudetto ai nerazzurri, ndr). Quando perdiamo, l'incazzatura mi passa dopo due o tre giorni, quando ci sono le tre partite in una settimana è più facile. Ovviamente giocare nell'Inter per me è bellissimo e cerco di dare il massimo. La maglia va trattata coi guanti ma lo penso veramente".  Il difensore è nato e cresciuto nel settore giovanile dell’Inter: "Sono l'ultimo dei predestinati. Devo tanto a quello che ho vissuto nel settore giovanile, quello che mi hanno insegnato le persone che ho incontrato. Sono cose che mi porto in campo e fuori".

"La delusione più grande è stata la finale di Champions persa"

Parlando di delusioni Dimarco ha parlato della finale persa contro il City : "Finita la partita ero morto proprio, però il giorno dopo mi sono detto: questa squadra è arrivata in finale di Champions e nessuno se lo aspettava incontrando squadre di valore, col City tutti pensavano che avremmo preso quattro gol e invece ce la siamo giocata alla pari. Perderla è stata forse la più grossa delusione a livello di club, però mi sono detto che abbiamo fatto qualcosa di unico a tenere testa e giocarcela alla pari contro la squadra più forte del mondo. Riguardando ora la partita, non era il nostro momento".