Napoli, Oriali: "Le favorite sono Atalanta e Inter. Conte il nostro fuoriclasse"

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Gabriele Oriali, braccio destro dell'allenatore del Napoli Antonio Conte, ha parlato a radio CRC, tra obiettivi della squadra e non solo: "Atalanta e Inter le favorite. Il campionato è anomalo finora, vista la classifica molto stretta in alto: mancano i punti del Milan così come la Juventus, torneranno su. Sarà una lotta fino alla fine e speriamo di sorridere tutti assieme. Conte è il nostro fuoriclasse"

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"Va dato merito all’allenatore: Conte è il fuoriclasse del nostro gruppo. Poi anche giocatori e ambiente, ma stiamo con i piedi per terra perché il nostro obiettivo inizialmente non era vincere il campionato, lì sopra ci stiamo volentieri, ma l’obiettivo è di arrivare alla fine cercando di essere tra le prime quattro per poi giocare la Champions League, importante anche economicamente. A questo punto della stagione stiamo lì sopra perché qualche squadra sta mancando". Così Gabriele Oriali, braccio destro dell'allenatore del Napoli Antonio Conte, a radio CRC.

"In campionato sarà lotta fino alla fine"

"La squadra che più mi ha impressionato è l'Atalanta, assieme all’Inter, ritengo che abbia molto di più rispetto a tutte le altre e anche a noi: hanno una rosa consolidata da anni, si sono rinforzati e hanno quasi due squadre -aggiunge il campione del mondo 1982-. Ritengo che siano le favorite per lo scudetto, poi ci sono le outsider come noi. Il campionato è anomalo finora, vista la classifica molto stretta in alto: mancano i punti del Milan così come la Juventus, torneranno su. Sarà una lotta fino alla fine e speriamo di sorridere tutti assieme".

"Con Conte ci siamo capiti al volo"

Oriali racconta l'inizio del rapporto con Conte. "Ci siamo visti e incontrati quando fu scelto come CT della Nazionale, c’era bisogno di un cambio anche in Federazione per il ruolo di team manager, Gigi Riva stava per lasciare e serviva un sostituto. Il presidente Tavecchio mi chiamò, gli sarebbe piaciuto se avessi preso il ruolo. Chiesi di chiedere al tecnico se andassi bene, io ho vissuto all’Inter e lui alla Juventus: organizzato l’incontro, ci trovammo subito a Milano in un ristorante. Dopo cinque minuti ci siamo capiti al volo, siamo stati due uomini di fatica, il nostro ruolo era simile e ci siamo subito ‘sposati’. Da allora siamo andati di pari passo con varie esperienze, anche all’Inter facendo bene".