Supercoppa italiana, il montepremi per Inter, Milan, Juve e Atalanta
MONTEPREMIIntroduzione
La decisione di disputare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita con il modello della Final Four permetterà ai club partecipanti di incassare cifre importanti: secondo le stime di Calcio e Finanza, i 16 milioni complessivi di montepremi si ripartiranno a seconda del risultato raggiunto. Ciò rende il trofeo italiano il più vantaggioso per le squadre a livello europeo. La Liga è quella che incassa di più, ma riserva meno milioni ai club in gioco. Soluzioni tradizionali per Germania e Francia, mentre in Inghilterra il Community Shield diventa un veicolo di beneficienza
Quello che devi sapere
Un trofeo, tanti modelli
Un evento che può rappresentare una fonte di guadagno, un arricchimento per la bacheca, ma anche per i bilanci. C'è chi lo interpreta così, come la Serie A italiana o la Liga spagnola. Per alcuni Paesi invece è ancora il classico torneo di inizio stagione, che non ha bisogno di essere rivisitato con formule nuove o cambi di location. Può però diventare anche uno strumento di avvicinamento tra il calcio e il sociale, un atto di redistribuzione dei proventi. Ogni Supercoppa è bella al Paese suo (ma anche altrove). Ecco come viene organizzata oggi nei principali Paesi europei:
ITALIA
La Lega Serie A nel 2024 ha stretto un accordo pluriennale con l'Arabia Saudita, che prevedeva la disputa nel Paese di quattro edizioni della Supercoppa Italiana nei successivi sei anni con il modello Final Four, semifinali e finale con le prime due del campionato e le due finaliste della coppa nazionale. Dopo l'esordio dello scorso anno, nel 2025 si è scelta la stessa strada, prima di tornare in Arabia anche nel 2028 e nel 2029.
Per quest'edizione della Supercoppa, secondo le stime di Calcio e Finanza, alla Lega Serie A vanno 23 milioni di cui 16,2 per i club partecipanti. I soldi saranno così ripartiti tra le squadre:
- 8 milioni alla vincitrice
- 5 milioni alla finalista
- 1,6 milioni ciascuno alle due eliminate in semifinale
Così facendo, quella italiana è la Supercoppa più ricca tra i top 5 campionati europei, almeno per i club in corsa
SPAGNA
Chi ha tracciato la via dell'esportazione all'estero della Supercoppa e, soprattutto, del modello con semifinali e finale è la Liga. Real Madrid, Barcellona, Athetic Club e Maiorca saranno in campo in Arabia Saudita pochi giorni dopo le italiane, a partire da mercoledì 8 gennaio. La Liga ha un accordo con l'Arabia Saudita fino al 2028 che garantisce un incasso di 40 milioni, più di quello della Serie A. Di questi 40 milioni però, ai club ne arrivano circa 12. Per l'edizione 2025 c'è già una prima ripartizione:
- 3,1 milioni al Real Madrid
- 3,1 milioni al Barcellona
- 1,7 milioni all'Athletic Club
- 0,75 milioni al Maiorca
In più vanno sommati due milioni per la vincitrice e uno per la finalista. La presenza di Real Madrid e Barcellona è decisamente funzionale alle esigenze arabe e spagnole: se nessuna delle due si qualifica in finale, i milioni in meno alla Liga sono 10, altri 5 se una delle due nemmeno si qualifica per il torneo
GERMANIA
Formula tradizionale tra la vincente della Bundesliga e quella del DFB Pokal (Coppa di Germania), che si affrontano ad agosto in gara secca e in casa di una delle due squadre. In palio ci sono 5 milioni di euro, divisi in 3 per la vincitrice e in 2 per la finalista. Quest'anno successo del Bayer Leverkusen ai rigori contro lo Stoccarda.
FRANCIA
I club d'Oltralpe incassano ancora meno. Quest'anno la sfida tra Paris Saint Germain e Monaco vale tre milioni, due per la vincitrice e una per la perdente. Una cifra esigua se rapportata alle altre, soprattutto se si considera il fatto che la partita sarà disputata il prossimo 5 gennaio in Qatar, a Doha
INGHILTERRA
Meccanismo completamente diverso per il Community Shield, tradizionale apertura di stagione del calcio inglese. La FA prevede che gli incassi complessivi della partita, derivanti da sponsor, botteghino e diritti televisivi, siano egualmente divisi tra i 124 club associati alla Federazione che, nella stagione precedente, abbiano disputato almeno il primo turno di FA Cup (preliminari esclusi). Ognuno dei club sceglie poi un ente a cui devolvere in beneficienza la cifra pattuita