Napoli, i risultati di Conte e Spalletti dopo 20 giornate: i numeri a confronto
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Due Napoli in testa alla classifica, ma due versioni differenti. Quello di Spalletti era una macchina da gol e da punti, superiori alla squadra di Conte che, invece, punta sulla solidità difensiva. Ecco il confronto tra i due, in numeri, dopo la 20^ giornata
Quello che devi sapere
Conte: capolista ma con meno punti
Il 2-0 contro il Verona ha rappresentato il quinto successo di fila, il numero 15 in campionato. Uniti ai due pareggi raccolti nei big match contro Juventus e Inter (entrambi in trasferta), gli azzurri hanno consolidato la vetta della classifica con 47 punti. Le uniche sconfitte sono arrivate contro Verona - all'esordio stagionale in A -, Atalanta e Lazio, ma 'pesano' nel confronto con il Napoli di Spalletti che, dopo la 20^ giornata nell'annata dello scudetto, aveva conquistato 53 punti (frutto di 17 vittorie, 2 pareggi e un ko contro l'Inter). Un destino da capolista per entrambe le versioni, quindi, ma con rendimenti differenti, ricordando che il Napoli tricolore era impegnato anche nelle coppe europee.

L'attacco attuale viaggia a velocità ridotta
Una differenza chiara tra i due Napoli è data dal reparto offensivo: quello di Spalletti era una macchina da gol, 48 quelli messi a segno nelle prime 20 partite, mentre quello attuale ne ha realizzati un terzo in meno, precisamente 32, che fanno 1.6 di media a giornata. Ben sette sono, infatti, le vittorie di misura ottenute dalla squadra di Conte, ma curiosamente sono meno rispetto a quella dello scudetto (8 su 20). Un attacco che allora era rimasto a secco solo due volte, la metà rispetto alle quattro nella stagione in corso. Questi i successi di misura conquistati dal Napoli 2024/25:
- Napoli-Parma 2-1
- Empoli-Napoli 0-1
- Napoli-Lecce 1-0
- Napoli-Roma 1-0
- Torino-Napoli 0-1
- Genoa-Napoli 1-2
- Napoli-Venezia 1-0

Primi senza capocannoniere
E il riflesso sui gol segnati si vede anche nei numeri dell'uomo riferimento del reparto d'attacco. Allora era Victor Osimhen (oggi in prestito al Galatasaray) che, delle 48 reti totali, ne aveva realizzate 14 (oltre il 29% sul totale) e non solo era il marcatore principe della sua squadra ma dell'intero campionato (avrebbe poi vinto il titolo di capocannoniere, oltre che lo scudetto, con 26 centri all'attivo). Oggi le sorti offensive sono affidate, invece, a Romelu Lukaku: il belga è fermo a quota 7 gol (quasi il 22% sul totale, l'anno scorso con la Roma chiuse a 13 gol) e ne ha segnato solo uno nelle ultime quattro. L'ultima firma su azione è quella di Udine del 14 dicembre.

Questo Napoli è più solido
C'era timore per capire come la squadra reagisse all'infortunio occorso a Buongiorno (frattura di due vertebre lombari e rientro previsto per fine gennaio), perno fondamentale di inizio stagione, e alla fine invece i ragazzi di Conte non hanno perso di solidità. 309 i minuti passati dall'ultimo gol incassato, quello di Pinamonti nella trasferta di Marassi col Genoa e un bilancio totale che recita 12 reti al passivo. Il Napoli di Spalletti, a questo punto della stagione, aveva incassato 15 reti (comunque la migliore del campionato): dopo la 20^ giornata sarebbe poi riuscito a cambiare marcia anche in fase difensiva, come testimoniato dai 6 clean sheet ottenuti nelle successive 7.

Nessuno come il Napoli per clean sheet
Decisamente superiore, a favore della squadra attuale, è anche il numero di clean sheet: 12 contro gli 8 dell'era Spalletti, con il comune denominatore rappresentato da Alex Meret che, nella stagione in corso, ha dovuto saltare tre partite per un problema agli adduttori (in due di queste l'allora vice, Caprile, ha mantenuto la porta inviolata). E per numero di clean sheet gli azzurri sono primi non solo in Italia, ma in Europa. Ecco tutti i clean sheet del Napoli in questo campionato:
- Napoli-Bologna 3-0
- Cagliari-Napoli 0-4
- Juventus-Napoli 0-0
- Napoli-Monza 2-0
- Empoli-Napoli 0-1
- Napoli-Lecce 1-0
- Milan-Napoli 0-2
- Napoli-Roma 1-0
- Torino-Napoli 0-1
- Napoli-Venezia 1-0
- Fiorentina-Napoli 0-3
- Napoli-Verona 2-0

1° posto virtuale
Il Napoli si gode la vetta, ma si tratta di un primato che potrebbe essere solo temporaneo. La principale inseguitrice, l'Inter, è a -4 dalla squadra di Antonio Conte ma ha ancora due partite da recuperare (quella contro l'Atalanta della 19^ giornata e quella da completare a Firenze della 14^ giornata), mentre a questo punto del campionato nel 2022/23 gli azzurri di Spalletti avevano un vantaggio sostanzialmente maggiore rispetto alle inseguitrici (anche allora i nerazzurri) che 'correvano' di meno rispetto a quelle attuali: erano a +13 e avrebbero poi chiuso a +16 sulla Lazio seconda. Ancora più decisivo potrebbe risultare lo scontro diretto in programma al 'Maradona' per il 27° turno dopo che a San Siro, nel girone di andata, il big match si è concluso sull'1-1 con gol di McTominay e risposta di Calhanoglu.
