Calciomercato, Alberto Costa è della Juve: perché i bianconeri l'hanno fortemente voluto

Lo volevano così tanto, alla Juventus, da farlo arrivare in piena notte. Il suo volo all’aeroporto dei privati di Caselle è arrivato alle 3. E a Torino, a quell’ora, di inverno, fa un gran freddo. Alberto Costa è uscito con le spalle raccolte, le mani nelle tasche, gli occhi stanchi ma felici: la Serie A e la Juventus sono il sogno che a 21 anni nemmeno sai di poter realizzare. E invece, un po’ a sorpresa, eccoci qua: operazione da 12 milioni di euro pagati sull’unghia, più 2 di bonus. È stato acquistato dal Vitoria Guimaraes, che per il giocatore aveva la coda. Ma perché? Partiamo da chi lo conosce bene, cioè gli addetti ai lavori che in questi giorni se lo dicevano: “Giuntoli ha preso un treno”. 186 centimetri di pura potenza che i portoghesi, su quella fascia destra difensiva, hanno saputo certamente valorizzare. A oggi, tra tutte le competizioni disputate, ha già giocato 21 partite, confezionando 3 assist in campionato ma soprattutto 1 gol in Conference League. Ci viene incontro Opta, per alcune rilevazioni statistiche: soltanto Martim Fernandes è più giovane di Costa ad aver fornito almeno due assist nella Liga portoghese quest’anno; soltanto Keita Kosugi e Martim Marques sono più giovani di Costa tra i difensori ad aver trovato la rete in Conference League. Gioventù, spregiudicatezza, ma anche tanta costanza. Il talento è davvero esploso nelle mani di Borges prima e Daniel Sousa poi. Lo riprova il fatto che se l’anno scorso Costa ha giocato una sola partita, in questa stagione, su 16, ne ha giocate 10, di cui le ultime 6 per tutti i 90’. Un treno, esattamente. Che è in piena corsa e non si vuole fermare. Ed è per questo che la Juventus ha deciso di anticipare tutti e bloccarlo, anche quando la reale esigenza di un esterno difensivo non c’era: tra i bianconeri, per gennaio, era stato impostato un piano che prevedesse l’arrivo di uno o due difensori centrali e di un attaccante. Ma le occasioni vanno sapute cogliere e ora starà a Motta riuscire a valorizzarlo, visto che il suo stile di gioco, rispetto alle caratteristiche di Costa, si sposa alla grande. Guardate il grafico qui sopra, fornito da Soccerment. Questa Spider Chart mette a confronto i dati del portoghese con quelli di Savona , vale a dire il giocatore nell’attuale rosa bianconera che ha giocato di più nel ruolo di terzino destro in campionato. Le rispettive prestazioni vanno contestualizzate rispetto a tutti i terzini che giocano nei campionati top 7 con un minutaggio superiore a 600. Costa spicca per le metriche offensive: tenta molti dribbling , crea molti spunti nella trequarti avversaria, ama correre palla al piede. Il terzino già della Juve ha una percentuale molto alta – e superiore al portoghese – di mantenimento della palla , vale a dire che perde meno palloni ma perché si prende meno rischi: sono inferiori gli expected Assist, i cross, gli scatti in avanti. La cosa curiosa sono queste caratteristiche rispetto al gioco di Motta, che in fase di possesso tende a mantenere molto la palla e quindi a proporre un gioco molto prudente. Costa, di fatto, può rappresentare quell’alternativa più spregiudicata, anche tra i difensori, da impiegare di fronte a un avversario molto chiuso. Una bella scommessa, diciamo. Molto interessante. Quell’occasione che non bisogna perdere. Un po’ come il treno.

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