Ghisolfi: "Svilar e Pisilli rinnovano, sono presente e futuro della Roma"

Direttore, ormai è a Roma da 8 mesi. Che voto si dà? Cosa si poteva fare di più in questo periodo? "Otto mesi intensi, no? Personalmente penso di aver dato il massimo ma allo stesso tempo il voto non è personale ma collettivo: è chiaro che non abbiamo fatto sempre tutto bene. Quando sono arrivato quest’estate c’era un contesto difficile, però abbiamo attraversato la tempesta senza mollare. Penso che oggi abbiamo una buona organizzazione. Siamo allineati con il mister, con la proprietà e pronti a lavorare bene. L’obiettivo adesso è prendere sempre ogni decisione con coerenza". Qual è l’acquisto di cui è più orgoglioso? C’è un giocatore forte che volevate ma poi non è arrivato? "Non farò nomi . Preferisco parlare di quelli che sono con noi oggi. Se un giocatore non si integra la responsabilità è nostra. Come dicevo prima, non abbiamo sempre fatto tutto al meglio. Però per i nuovi giocatori che arrivano è difficile trovare stabilità e punti di riferimento. Penso che un buon esempio sia Koné. Ha giocato con ogni allenatore in stagione e sempre molto bene con tutti". Che rapporto ha con Claudio Ranieri? Vi è capitato di avere pareri discordanti sul mercato? "Siamo insieme e siamo allineati. Claudio era una scelta importante, perché non è qua per i soldi o per il suo ego. È qua per la Roma. È qua con il cuore e sta facendo molto bene. Se prendiamo la classifica della Serie A da quando è arrivato, siamo quarti, il ritmo è buono. Per quanto riguarda il mercato, abbiamo trovato rapidamente il nostro modo di lavorare insieme. Siamo allineati sui giocatori prioritari da prendere". Quanto influisce il Financial Fair Play sul progetto? E quando verrà annunciato il nuovo CEO? "Il CEO non è mia responsabilità. Ma il progetto sì: abbiamo i nostri paletti, è evidente, però non sono qua per lamentarmi, perché abbiamo i mezzi per lavorare bene e dobbiamo continuare a lavorare per strutturare tutto il club. Quando sono arrivato io tutta la parte sportiva era alla fine del contratto: staff della prima squadra, staff del settore giovanile, anche lo staff della squadra femminile e il reparto scouting. Non deve più succedere. Abbiamo costruito un dipartimento scouting, di alto livello penso, e anche uno di loan management con Federico Balzaretti. Abbiamo adesso 13 giocatori in prestito, per la maggior parte giovani e che stanno giocando. Dobbiamo lavorare ancora sulla squadra: con gioventù, qualità, mentalità e fisicità, intorno i nostri giocatori di esperienza. Non chiediamo tempo, perché siamo la Roma e dobbiamo vincere sempre. Però dobbiamo lavorare anche per il futuro, per avere un club più forte domani. I Friedkin hanno un progetto molto ambizioso, vogliono una grande squadra, un grande club e una buona organizzazione per il presente, per il centenario e per il nuovo stadio". A gennaio sono partiti 5 giocatori, ma 4 dei 5 ceduti erano stati presi in estate. Un'auto-bocciatura? "Anche questo è il nostro lavoro. Dobbiamo adattarci, reagire. Abbiamo preso 10 giocatori in estate, allo stesso tempo abbiamo confermato giocatori già in squadra. Non tutti hanno avuto spazio, è normale. Le Fée aveva bisogno di rilanciarsi rapidamente e ha trovato un buon contesto e un buon club al Sunderland. Hermoso non voleva essere un’alternativa, a Leverkusen potrà mettersi in mostra. Dahl invece fa parte di quel progetto che dicevo prima: è un giovane di qualità da prendere e mandare in prestito, in estate oppure ora a gennaio, dove avrà lo spazio per giocare e migliorare pur restando una parte importante del club. Con Zalewski invece abbiamo trovato un compromesso per rinnovo e prestito, un buona affare sia per noi sia per l'Inter. Nell'altra direzione abbiamo fatto 5 entrate: due prestiti, Gourna Douath e Nelsson, avremo il tempo per valutarli, mentre preso a titolo definitivo Rensch, Gollini e Salah Eddine. Siamo contenti di come ci siamo mossi. Ma posso dire quello che voglio, alla fine sarà il campo a parlare". Parlando di giovani e di talento, Pisilli e Svilar: rinnoveranno con la Roma per far parte della squadra del futuro? "Sì. Sono il futuro della Roma, voglio essere chiaro. Stiamo anche lavorando sui giovani della Primavera, un qualcosa di importante per noi. Stiamo facendo il massimo in questo senso. Però vorrei dire anche un’altra cosa: se un giocatore non vuole stare qui, noi non ci metteremo a pregarlo, perché la maglia della Roma si merita. Svilar la merita: prestazioni di altissimo livello, mentalità top, stiamo lavorando sul contratto. Così come Pisilli, è un ragazzo che dà tutto in campo e fuori. Posso dire che il rinnovo arriverà presto". L'ultima domanda. Un suo commento sulla gara contro il Porto e sull’arbitraggio? "L’andata a Porto è stata una partita particolare, con un arbitro tedesco molto 'casalingo', se così si può dire. È un dato di fatto. Per me è stata una farsa. Voglio fare i complimenti alla squadra e allo staff per quel tipo di prestazione in quelle condizioni. Questo è il passato, ora dobbiamo concentrarci sulla gara di ritorno all’Olimpico. Spero in un buon arbitro ma a prescindere saremo soprattutto con i nostri tifosi".

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Ghisolfi: "Svilar e Pisilli rinnovano, sono presente e futuro della Roma"